Il numero chiuso sull'arenile di
Cala Luna, perla marina del golfo di Orosei, torna ad essere
oggetto di contrasto tra i comuni di Dorgali e Baunei, sotto cui
ricade la giurisdizione della spiaggia, e l'intesa per arrivare
a un regolamento che ne disciplini la gestione, non si trova. I
due comuni litigano da decenni sulla gestione del litorale e sul
punto le divergenze, si sono acuite in questi giorni. Mercoledì
scorso la firma di un protocollo d'intesa fra l'amministrazione
di Dorgali e gli operatori marittimi del Golfo di Orosei che
stabilisce un numero massimo di 900 persone presenti in
contemporanea sulla spiaggia e regola gli aspetti gestionali. In
calce al documento però mancano le firme del Consorzio Trasporti
di Baunei e del sindaco del paese, Stefano Monni.
"Sono convinto che sull'arenile di Cala Luna deve essere
scritta una disciplina condivisa e una gestione compartecipata
tra Baunei e Dorgal, ma il dialogo con il comune di Dorgali si è
interrotto - ha spiegato all'ANSA il sindaco Monni - Dall'11
aprile il comune di Dorgali è in possesso di una nostra proposta
di regolamento intercomunale su cui ci siamo confrontati
condividendo il numero massimo di 900 presenze sulla spiaggia.
Il dialogo si è interrotto quando il comune di Dorgali ha
manifestato la volontà di esautorare Baunei da una gestione
compartecipata dell'arenile". La proposta di accordo a quel
punto è stata respinta da Monni "in quanto lesiva delle
prerogative e competenze irrinunciabili del comune di Baunei".
Il punto su cui si litiga riguarda la gestione economica del
sito: "Discutiamo da gennaio, abbiamo cercato di mediare ma
Baunei trova sempre un ostacolo e rimanda all'infinito la
stesura del protocollo - ha detto all'ANSA la sindaca di Dorgali
Angela Testone - Noi abbiamo vinto un bando della Regione per la
gestione del pontile e dell'arenile e abbiamo il dovere di
gestire il salvamento a mare, i corridoi di lancio e gli altri
servizi. Ricordo che gestiamo storicamente la pulizia della
spiaggia e le boe, ma adesso Baunei vorrebbe gestire a metà.
Sarebbe meglio mettere un punto e partire con un anno di
sperimentazione" conclude.
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