Quindici Comuni e 11
associazioni di quattro diverse regioni (Molise, Abruzzo, Puglia
e Toscana) danno vita alla Rete dei fuochi cerimoniali. Questa
mattina a Palazzo San Francesco, sede del Comune di Agnone
(Isernia), la firma del protocollo d'intesa che mette insieme le
località accomunate dai riti del fuoco. Hanno sottoscritto il
documento i sindaci e i rappresentanti dei Comuni e delle
associazioni coinvolte con la finalità di favorire la reciproca
collaborazione attraverso "interventi proficui per la buona
riuscita di ogni singola festa del fuoco".
Della 'Rete' fanno parte i seguenti centri: Agnone (Isernia),
Abbadia san Salvatore (Siena), Bagnoli del Trigno (Isernia),
Belmonte del Sannio (Isernia), Civitanova del Sannio (Isernia),
Fara Filiorum Petri (Chieti), Mirabello Sannitico (Campobasso),
Montefalcone nel Sannio (Campobasso), Oratino (Campobasso),
Pietrabbondante (Isernia), Pitigliano (Grosseto), Roccavivara
(Campobasso), Salcito (Campobasso), San Marco in Lamis (Foggia)
e Sante Marie (L'Aquila).
"I principali obiettivi che si intendono realizzare - è scritto
nel protocollo - sono la valorizzazione sotto gli aspetti
culturali, storici e tradizionali, la creazione di una vera e
propria Rete dei fuochi cerimoniali che nel corso degli anni,
coinvolgendo altri riti ignei delle regioni limitrofe, possa
avanzare una candidatura Unesco quale Patrimonio culturale
immateriale dell'umanità". Prevista anche l'organizzazione di
convegni, mostre e di scambi culturali tra le scuole.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA