A Gradara (Pesaro Urbino) un'opera
di street art innovativa e imponente, alta quasi tre metri e
larga oltre quattro, formata da 50.400 tasselli di mosaico in
ceramica dipinti singolarmente a mano, che raffigura uno sguardo
femminile. Un inno al coraggio e all'autodeterminazione delle
donne, che nasce dai racconti raccolti da due artisti coinvolti
proprio nei luoghi della famosa storia di Paolo e Francesca. La
nuova opera, inaugurata alla presenza tra gli altri del sindaco
Filippo Gasperi e dell'Assessora alle Pari Opportunità del
Comune Angela Bulzinetti, arricchirà la città per l'edizione
2024 del progetto "Oltre le mura", finanziato dal bando della
Regione Marche a sostegno delle arti visive contemporanee e
realizzato in collaborazione con Gradara Innova.
L'obiettivo del progetto artistico "Oltre le mura" è creare
un legame tra passato e presente della storia di Gradara,
ricercando una nuova iconografia di Francesca da Rimini, e
cambiando la narrativa che l'ha vista per molto tempo prima come
peccatrice poi come eroina romantica. Così l'arte può riscrivere
la storia e far riflettere sul ruolo e la rappresentazione della
donna attraverso una "nuova Francesca" che diventa simbolo di
libertà individuale e del diritto irrinunciabile delle donne di
scegliere senza costrizioni chi amare, un'icona della parità di
genere e della libera scelta.
Sotto la direzione artistica di Sabrina Gennari, il progetto
ha visto impegnati alcuni street artist italiani, noti a livello
nazionale e internazionale, nella realizzazione di opere su
parete che hanno trasformato la città in un museo a cielo aperto
di cui è stata realizzata anche una mappa cartacea. Poi il mito
di Francesca è stato interpretato dai ragazzi e dalle ragazze
con disabilità della Scuola di Viale Trieste (Coop Labirinto)
che hanno realizzato un'opera site-specific formata da lucchetti
e installata lungo la Passeggiata degli Innamorati di Gradara.
Infine, nel 2013, sono stati attivati laboratori di cittadinanza
attiva nelle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado
"G. Lanfranco" di Gradara.
Il risultato di queste attività è stato di ispirazione per i
due artisti che hanno realizzato l'opera di questa edizione: il
pesarese Giovanni Contardi - tre volte campione del mondo di
cubo di Rubik, con cui compone opere spettacolari, l'ultima in
esposizione a Parigi su commissione di Marvel - e il gradarese
Roberto Pompucci, che da quasi quarant'anni unisce arte e
artigianato attraverso la lavorazione della ceramica. "Dietro la
realizzazione finale dell'opera c'è stato un grande lavoro di
dialogo con la comunità, in particolare con le donne che abitano
tra Pesaro e Gradara, - chiosa il Comune - coinvolte nel
progetto grazie a dei punti di ascolto posizionati in varie zone
delle città, dove le donne stesse si sono recate per esprimere
la propria visione sul tema dell'emancipazione femminile".
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