Sono 9.699 le imprese turistiche delle Marche (423 alloggio, 2083 ristorazione e 88 tour operator), le cui 13.791 localizzazioni (diverse sedi di impresa) che impiegano 54.100 addetti. Il dato per provincia vede 2.594 imprese ad Ancona con 16.068 addetti; 2.561 a Pesaro-Urbino con 13.809 addetti; 1.863 a Macerata con 10.232 addetti; 1.644 ad Ascoli Piceno con 8.581 addetti; 1.036 a Fermo con 5.410 addetti. Camera Marche, attraverso il proprio Osservatorio sull'Economia del Turismo gestito con Isnart, diffonde i dati 2023 sul comparto dell'accoglienza relativi alla regione Marche.
Dalle interviste svolte da Isnart per Unioncamere e la Camera di commercio delle Marche, ad oltre 2.000 turisti in vacanza nella regione, le Marche si confermano una destinazione che, sebbene continui a vedere il balneare tra i principali attrattori, riesce a posizionarsi dinamicamente sul mercato, valorizzando un'offerta multi-prodotto in cui l'enogastronomia, il paesaggio naturale, i percorsi che portano a scoprire i borghi (li visita il 12,5% dei turisti) e le aree interne lasciano il turista soddisfatto. In particolare, gli eventi programmati sul territorio, da soli, muovono l'11,9% dei turisti, più di quanto avviene in media nel contesto nazionale (6,8%), più gli stranieri (21%) che gli italiani (10,2%).
Molto attrattivi i prodotti enogastronomici, 32,4% degli stranieri, con voti altissimi per grado di soddisfazione, oltre 8,2 il valore medio. Le Marche vengono scelte come meta turistica grazie al web, ma anche con la pubblicità tradizionale. I turisti stranieri e italiani spendono in media pro-capite 118 euro per il viaggio A/R, 62 euro al giorno per l'alloggio e 59 euro al giorno per gli acquisti di beni e servizi sul territorio. "Cultura, mare e un buon rapporto qualità/prezzo: sono queste le principali motivazioni dei turisti che scelgono di trascorrere una vacanza nelle Marche", commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche.
"Il 12,5% dei turisti fa escursioni e gite alla scoperta dei borghi antichi della regione, un dato che ci interessa avendo particolarmente a cuore la promozione dell'entroterra marchigiano che risente, oltre a un processo di spopolamento che riguarda tutto il Paese, anche di alcune storiche carenze infrastrutturali e di eventi geologici e climatici avversi". Per questo Camera Marche ha commissionato ad Isnart un focus specifico sull'attrattività della destinazione borghi anche alla luce del progetto per il turismo sostenibile di Centour, cui Camera Marche ha aderito con 17 imprese che hanno intrapreso, grazie al contributo erogato, percorso per migliorare il proprio profilo di sostenibilità.
I borghi analizzati sono stati: Amandola, Apecchio, Arcevia, Carpegna, Castelraimondo, Colli del Tronto, Corinaldo, Esanatoglia, Fiastra, Frontino, Genga, Montalto delle Marche, Montefortino, Montelparo, Offida, Ortezzano, Ripatransone, San Ginesio, San Marcello, Sarnano e Sassoferrato. "Per i borghi marchigiani il player prodotti turistici è il più forte, a testimonianza di un territorio ricco di eccellenze e patrimonio materiale e immateriale, un buon flusso di visitatori soprattutto esteri, una permanenza media di 3,6 giorni", conclude Sabatini.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA