La Terrazza Marche con un menu
rossiniano, dall'antipasto al secondo, proposto dal Firmamento
stellato: sei chef stellati di ristoranti marchigiani
proporranno piatti dedicati al grande compositore e gourmand
Gioachino Rossini nell'anno di Pesaro Capitale italiana della
Cultura 2024. È l'evento clou, domenica 4 febbraio, del primo
dei tre giorni di promozione turistica milanese delle Marche
alla Bit (Borsa internazionale del Turismo) di Milano dove ci
sarà lo stand della Regione: dimensioni ridotte rispetto allo
scorso anno ma stesso numero di operatori e un soppalco
raddoppiato a 90 metri quadrati per le tante iniziative in
programma. Dello stand è stato realizzato un plastico mostrato
all'incontro con i media.
Se lo scorso anno la presenza delle Marche alla Bit era stata
nel segno di Giacomo Leopardi e Recanati, quest'anno il focus è
su Pesaro: nello stand ci sarà un percorso museale dedicato a
Rossini e la città avrà uno spazio dedicato. La promozione,
però, sotto l'ombrello di 'Let's Marche', riguarderà tutto il
territorio regionale: in programma 51 panel di conferenze che
coinvolgeranno 85 comuni marchigiani e varie istituzioni.
Saranno presenti 40 operatori tra Otim e Catim (operatori,
consorzi e associazioni turistiche per l'incoming); due banchi
più grandi per le strutture ricettive e per il contatto diretto
dei Comuni con i tour operator. Le attività della Bit sono state
presentate in una conferenza stampa dal presidente della Regione
Francesco Acquaroli e dal direttore dell'Atim (Agenzia per il
Turismo e l'Internazionalizzazione Marche) Marco Bruschini,
affiancati da quattro dei sei chef stellati che saranno a Milano
e che hanno ristoranti nelle Marche: Stefano Ciotti (Pesaro),
Enrico Mazzaroni (Montemonaco), Pierpaolo Ferracuti e Nikita
Sergeev (Porto San Giorgio); alla Bit anche Davide Di Fabio
(Gabicce Monte) ed Enrico Recanati (Loreto). Faranno gustare
piatti prelibati: dall'antipasto rossiniano con canocchia cruda,
tartufo nero e foie gras all'insalata benedetta con miso con
mela rosa dei Sibillini, passando per la Pizza Rossini, la
faraona farcita, il consommé di coda di bue al tartufo nero e il
cappelletto alla Rossini. Il 5 febbraio, invece, saranno Simone
Baleani e Paolo Paciaroni, dell'Unione cuochi, anche loro alla
presentazione, a proporre alla Bit le loro deliziose pietanze:
la faraona dedicata a Rossini e i vincisgrassi alla maceratese.
Un appuntamento, ha sottolineato Acquaroli, "per continuare a
promuovere il nostro territorio, le straordinarie bellezze,
l'enogastronomia e la cultura, e la capacità di intercettare
nuovi circuiti internazionali". Dal 2024 le Marche si attendono
"la continuità nel trend positivo turistico e la
destagionalizzazione" e, per quanto riguarda anche la Bit e le
performance turistiche regionale, il focus su Gioachino Rossini
e Pesaro 2024, "sono fattori che possono incidere molto
positivamente sulla riconoscibilità del territorio marchigiano,
la specificità e la peculiarità della nostra regione". "La Bit è
una grande vetrina che avrà anche due giorni di apertura al
pubblico - ha detto Bruschini - con la possibilità di un
contatto diretto con il consumatore finale: una presenza
importante anche nei confronti delle altre regioni, amiche e
competitor. Nell'area "talk Let's Marche" daremo la possibilità
a 85 Comuni con 51 panel di dire tutto quello che si sta facendo
in ambito turistico nel territorio marchigiano. Dunque non solo
una grande vetrina ma anche una grande opportunità per dire che
le Marche stanno facendo un cambio di passo nella promozione
turistica".
In collegamento con la conferenza stampa, che si è svolta
nella sede regionale di Palazzo Raffaello ad Ancona, anche il
vice sindaco e assessore alla Bellezza con delega a Cultura e
Turismo di Pesaro Daniele Vimini che ha ringraziato la Regione e
gli chef per la sinergia nella promozione alla Bit anche di
Pesaro 2024: a Milano, ha rimarcato, un "progetto veramente
bello, compresa la terrazza che ormai è un must"; "un'azione di
squadra con i territori, siamo felici di esserci, come Capitale
italiana della Cultura, nei desk, negli spazi, con il Rof, ci
sarà un po' di Rossini nelle coreografie e nei piatti e anche
un Figaro (barbiere, ndr) per fare la barba" in omaggio al
"Barbiere di Siviglia" di Rossini.
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