Migliore fruibilità e inclusività
nei musei statali delle Marche
grazie anche ai fondi del Pnrr. La Direzione Regionale Musei e
la Galleria Nazionale delle Marche saranno interessati da una
serie di interventi legati, anche se non esclusivamente, ai
finanziamenti eccezionali del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza che hanno permesso di accelerare processi di
rinnovamento e rifunzionalizzazione, già previsti.
La Galleria Nazionale delle Marche, museo capofila degli
istituti statali regionali, con sede nell'iconico Palazzo Ducale
di Urbino, grazie al finanziamento previsto dalla Legge
232/2016, ha messo in cantiere la realizzazione di un
laboratorio di restauro entro il 2024. I finanziamenti Pnrr,
invece, sono stati destinati alla ristrutturazione del piano
nobile, con interventi sugli impianti per un'adeguata
illuminazione delle opere, il monitoraggio del microclima e il
miglioramento della vivibilità del museo grazie a sedute
scaldanti e altri elementi di comfort per i visitatori.
Nel frattempo, si procede al riallestimento delle collezioni,
seguendo nuovi criteri museologici, e dotando il percorso di
apparati didattici implementati da supporti digitali che
forniranno guida audiovisiva, app per bambini, tutti accessibili
gratuitamente tramite il nuovo sito. I lavori procederanno per
settori: già nel febbraio 2024, con il termine del primo lotto,
sarà riaperto l'Appartamento della Jole, dove troverà nuova
collocazione la Flagellazione di Piero della Francesca. Sempre a
Palazzo Ducale sono in programma una serie di importanti eventi
espositivi: nel 2024 una mostra monografica su Federico
Barocci, il grande pittore urbinate vissuto a cavallo tra
Cinquecento e Seicento, seguita da altre esposizioni dedicate ad
artisti marchigiani dell'età barocca: Simone Cantarini e
Francesco Guerrieri.
In programma interventi sui percorsi espositivi con
implementazione delle attività didattiche e di supporti alla
visita per la fruizione accessibile delle collezioni sono stati
intrapresi anche nei musei archeologici di Ascoli Piceno,
Cingoli, Arcevia e all'Antiquarium di Numana, mentre nella Rocca
Roveresca di Senigallia si stanno completando i lavori per una
piena accessibilità degli ambienti e per la loro
climatizzazione.
Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, con sede nel
bellissimo Palazzo Ferretti di Ancona, verrà dotato di spazi per
esposizioni temporanee, mentre gli interventi sugli spazi
espositivi prevedono in parte il recupero degli storici
allestimenti di Franco Minissi e, per altri settori, degli
allestimenti ex-novo. Come quello, appena concluso e inaugurato
della sezione romana, rimasta chiusa al pubblico dal terremoto
del 1972. Si tratta di interventi che contemplano sempre un
miglioramento della fruibilità, con particolare riguardo ai
principi di inclusività che sono alla base della museografia
contemporanea.
Particolare impegno sta richiedendo il Parco Archeologico di
Urbisaglia, passato nelle competenze della Direzione Regionale
Musei Marche nel marzo 2023 che, con una estensione di circa 40
ettari, rappresenta il più grande parco archeologico delle
Marche e il più significativo per consistenza e conservazione
del patrimonio archeologico.
Tutti i musei sono inoltre impegnati nella riorganizzazione e
messa dei norma dei loro depositi. La collaborazione con le
Università e gli Istituti di ricerca ha prodotto risultati
proficui come, ad esempio, a Numana, per percorsi e
sperimentazioni multimediali, ad Ascoli Piceno, con gli studi su
Palazzo Panichi o a Senigallia e Gradara, con gli studi sulle
rispettive rocche. Anche Palazzo Ferretti, sede del Museo
Archeologico Nazionale delle Marche, è stato oggetto di
approfonditi e accurati studi che saranno pubblicati il prossimo
anno. Sono oltre dieci gli accordi di valorizzazione del Museo
Archeologico Nazionale delle Marche con il Comune di Ancona e
con altre realtà locali. Nel caso di Ancona la sinergia tra
Stato e Comune è positivamente esemplificata dalla nomina di
Luigi Gallo, già direttore Regionale Musei Marche, a direttore
scientifico della Pinacoteca Civica.
Gli sforzi volti alla promozione e valorizzazione del
patrimonio, stanno portando i loro frutti. Anche se il 2023 ha
registrato un calo nei flussi turistici delle Marche, dovuti in
larga parte agli eventi calamitosi della tarda primavera, il
pubblico dei musei statali è aumentato: con gli ottimi
risultati, rispetto al 2022, di Cingoli (+49%), Ascoli Piceno
(+58%), Arcevia (+61%), Ancona (+61%) e Numana (+79%),
attestando un aumento medio complessivo del pubblico per tutti i
musei marchigiani, sul lungo periodo, di oltre il 20%. Vari
progetti di valorizzazione e l'attivazione di servizi didattici
ad hoc, hanno comportato un aumento del pubblico scolastico e
dei giovani.
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