Ci sarà la possibilità di visitare
la piccola cella di Sant'Agostino, affiancata alla chiesa di
Santa Maria della Cella a San Pier d'Arena, che conserva i più
antichi affreschi di tutta la Liguria, San Siro di Struppa
splendido esempio del romanico tipico genovese, ma anche
l'Archivio di Stato che ospita la mostra "Il cammino di Genova
nel Medioevo", la Biblioteca Berio, che esporrà la Bibbia
Atlantica, una Bibbia di oltre 10 kg su cui, probabilmente,
giuravano i magistrati cittadini nel corso del Medioevo, Santa
Maria di Castello, dove poter ammirare i "corali miniati", molti
dei quali provenienti dalla perduta chiesa di San Domenico. Sono
sono alcuni dei 40 siti storici che saranno aperti a Genova, dal
11 al 13 ottobre, per Ianua, l'evento dedicato alla scoperta del
Medioevo che, sotto la guida di divulgatori permetterà di
scoprire un periodo storico cruciale per la città anche se non
troppo conosciuto. "Questo periodo storico forse è meno
conosciuto dai genovesi rispetto al 500 è al grande 600 - spiega
il curatore scientifico Antonio Musarra - ma è sul Medioevo che
si fondano le fortune della Genova moderna che allarga gli
orizzonti, guarda al Mediterraneo come alla propria casa e
fondare 'altre Genova fuori patria' come dice l'anonimo genovesi
del '200". In campo ci saranno giovani divulgatori e
divulgatrici per accompagnare i visitatori nei diversi siti e
raccontando e la funzione nella società del medioevo. Un modello
analogo a quello dei Rolli che, a vedere i primi numeri, si
dimostra vincente. "Nei primi due giorni abbiamo superato le 10
mila prenotazioni - aggiunge Musarra - e oggi, a una settima a
dall'evento, sia o già a quindicimila, con una crescita di
duemila contatti al giorno. Questo ci fa capire che il modello è
giusto, funziona, e può essere applicato anche a un periodo
complesso, come quello medievale".
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