E' aperto al pubblico il nuovo
percorso espositivo allestito negli spazi museali e della chiesa
di sant'Agostino a Genova. All'interno della chiesa medievale è
esposta una selezione di opere del museo di Sant'Agostino con
una narrazione tematica che racconta la Genova dal X al XV
secolo, un tempo che l'ha vista diventare una grande potenza nel
Mediterraneo. Fulcro dell'esposizione è uno dei capolavori
dell'arte medievale l'Elevatio Animae di Margherita di Brabante,
opera di Giovanni Pisano realizzata nel 1313, tornata
appositamente a Genova per Ianua-Genova nel Medioevo, dopo un
impegnativo restauro presso l'Opificio delle pietre dure di
Firenze durato circa 8 anni
Con gli altri frammenti di pertinenza del Museo di
Sant'Agostino è così radunato quanto resta del grandioso
monumento sepolcrale di Margherita, moglie dell'imperatore
Arrigo VII, morta a Genova nel 1311. La statua, in marmo di
Carrara, è alta circa un metro e mezzo, ma si sa pochissimo
dell'aspetto originale del monumento di cui faceva parte:
collocato nella chiesa di San Francesco di Castelletto, venne
demolito e disperso ai primi dell'Ottocento, assieme a tutta la
chiesa e al complesso conventuale. Di quella che doveva essere
una costruzione imponente non rimangono che pochi frammenti, dai
quali emerge comunque una concezione nuova e commovente del
sepolcro.
Tra le opere esposte nel chiostro triangolare del convento di
Sant'Agostino sono presenti più di un centinaio di manufatti
provenienti dai depositi del museo e mai esposti negli ultimi 80
anni. Il progetto scientifico, che ha visto il coinvolgimento
della Soprintendenza, è stato curato dalla direzione Musei del
Comune di Genova in collaborazione con UniGe. L'allestimento è
dello studio Gtrf, incaricato dal Comune di Genova per la
stesura del masterplan di Sant'Agostino, chiuso nel 2020 per
motivi di sicurezza, legati in particolare alle criticità
strutturali sui 790 metri quadri di vetrate, tutte da
sostituire.
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