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Opere su carta, l'altro segno di Helen Frankenthaler

Opere su carta, l'altro segno di Helen Frankenthaler

In Galleria Gagosian Roma ultimi lavori dell'artista americana

ROMA, 02 ottobre 2024, 14:28

Redazione ANSA

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"Ho sempre dipinto su carta, ma non pensavo di poterla elevare al formato delle mie tele... Questa è stata un'evoluzione fondamentale per me". Così diceva nel 1996 Helen Frankenthaler parlando della svolta che caratterizzò i lavori della sua ultima produzione. Diciotto opere su carta di grandi dimensioni, alcune mai esposte prima, realizzate tra il 1990 e il 2002, sono riunite fino al 23 novembre nella sede Gagosian di Roma, in via Francesco Crispi, occasione per un incontro ravvicinato in contemporanea con la grande retrospettiva che Palazzo Strozzi a Firenze ha aperto nei giorni scorsi sul suo intero percorso dell'artista americana. Helen Frankenthaler (1928-2011) è stata una delle artiste americane più apprezzate del suo tempo, tra i protagonisti dell'astrattismo nella seconda metà del Novecento. Le opere in mostra esprimono nuovi tipi di accostamenti cromatici e una diversa pratica pittorica. Già in momenti precedenti della sua carriera, l'artista aveva aggiunto pennellate più dense e applicazioni di pigmento alla rivoluzionaria tecnica del "soak-stain" di cui era stata pioniera nei primi anni Cinquanta e che divenne una costante nelle sue opere più tarde. Dopo aver lavorato direttamente sul pavimento nel corso dei primi quarant'anni della sua carriera, l'artista cominciò a dipingere sul piano di tavoli grandi e alti. Un catalogo illustrato con un saggio di Isabelle Dervaux, curatrice e storica dell'arte, sarà pubblicato in occasione della mostra. In autunno Gagosian, in collaborazionecon la Fondazione Helen Frankenthaler, pubblicherà l'edizione riveduta e ampliata di Frankenthaler di John Elderfield, la grande monografia sull'artista inizialmente pubblicata nel 1989. Le opere di Helen Frankenthaler fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. I principali musei di New York e altre grandi città americane ed europee le hanno dedicato numerose mostre personali.
   

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