Gli spazi della Certosa di
Trisulti, a Collepardo, ospitano dal 28 giugno al 28 settembre
la mostra 'Elementa' dedicata al ceramista Riccardo Monachesi.
L'intero percorso dell'artista è tracciato da 26 installazioni,
composte da oltre 400 pezzi realizzati dal 1990 a oggi, create
per questa occasione in dialogo con la Certosa e allestite in
ambienti carichi di storia e di memorie, alcuni dei quali aperti
per la prima volta al pubblico. L'esposizione a cura di Simona
Ciofetta si inserisce nel programma di arte contemporanea della
Direzione regionale Musei nazionali Lazio, che promuove la
relazione tra i suoi siti e gli artisti, chiamati a interpretare
lo spirito dei luoghi con installazioni che ricomprendano alcune
opere appositamente ideate. In questo caso l'opera di Riccardo
Monachesi dialoga con lo spazio architettonico interno ed
esterno, capace di rispettare la natura delicata e la cromia
iridata delle sue ceramiche. Un incontro fortunato quello tra
gli spazi diffusi della Certosa di Trisulti e lo scultore,
sollecitato dagli stalli silenziosi del coro della chiesa, dai
giardini, dagli orti, dalla farmacia ricca di vasi e vetrine
settecentesche, dai lunghi corridoi in penombra, dall'ampiezza
meditativa del grande chiostro, dalla serie di bianche celle
silenziose ormai vuote ma pronte ad accogliere nuova vita grazie
alle ceramiche dell'artista. Il titolo della mostra - Elementa -
nasce pensando all'essenza delle opere di Monachesi, spesso
composte di più pezzi, in un modo che l'autore stesso varia come
se componesse con caratteri tipografici una pagina stampata, con
elementi dotati ciascuno di autonomia espressiva ma capaci di
richiamare i propri simili in composizioni multiple. L'artista
porta l'arte della ceramica a un altissimo livello di ricerca
tecnica che coinvolge nel processo creativo quella casualità
legata all'essenza stessa della creta: sostanza cedevole e
reattiva, che quasi mai l'artista costringe del tutto in rigide
formature o in cromie prefissate. Tra le installazioni,il
risuonare leggero delle 'Conchiglie'. gli 'Pneumi', forme
organiche che includono l'esigenza del respiro, il pensiero di
libertà con le 'Ali', una 'Via Crucis' di personale
interpretazione e il 'San Sebastiano' identificato con la
colonna, simbolo architettonico per eccellenza e al contempo del
martirio.
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