Oltre 200 opere, tra dipinti,
sculture, disegni, progetti di architettura, scenografie,
cartelloni pubblicitari, "sassintesi" e altre creazioni
sperimentali e innovative: sarà inaugurata giovedì 11 aprile, al
museo di Santa Chiara "Tullio Crali. Una vita per il Futurismo",
la mostra voluta dal Comune di Gorizia nel percorso di
avvicinamento verso Nova Gorica-Gorizia capitale europea della
cultura 2025.
La rassegna si distinguerà per l'esposizione di opere anche
del periodo 1919-1929, cioè quando nacque e si sviluppò il
Futurismo giuliano. La mostra, curata da Marino De Grassi, sarà
visitabile gratuitamente fino al 29 settembre e il catalogo sarà
pubblicato in edizione italiana e slovena.
"La sfida espositiva con cui partiamo nel cammino verso
Go!2025 è la grande mostra antologica dedicata a Crali. Sarà
davvero unica, visto il legame fortissimo dell'artista con
Gorizia, dove ha vissuto a lungo", ha sottolineato il sindaco,
Rodolfo Ziberna.
I contenuti dell'esposizione sono stati presentati dal
curatore De Grassi, che ha annunciato anche che potrà essere
ammirato il dipinto del 1942 Battaglia danzante di
paracadutisti, appeso attualmente a Venezia nell'ufficio del
presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Tullio Crali (Igalo,1910 - Milano, 2000) è stato un artista
poliedrico che aderì giovanissimo al movimento futurista e
futurista rimase, con la sua variegata e suggestiva produzione
artistica, sino alla fine. Giunto con la famiglia a Gorizia nel
1922, Crali visse nel capoluogo isontino sino alla seconda metà
avanzata degli anni Quaranta, per poi trasferirsi, anche come
insegnante di Storia dell'arte, in diverse città italiane e
europee (Torino, Parigi, Il Cairo), scegliendo poi Milano quale
residenza definitiva. Fu quindi Gorizia il luogo in cui nacquero
le sue prime attenzioni verso il Futurismo e soprattutto il suo
interesse per gli aerei, il volo, il cielo e il cosmo.
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