Inaugura lunedì 2 settembre, negli
spazi della Fondazione Dino Zoli di Forlì, "Body (S)cul(p)ture",
a cura di Bruno Di Marino, prima mostra personale di Francesca
Fini in città, proposta come prologo di Ibrida-Festival
Internazionale delle Arti Intermediali, in programma a Forlì dal
19 al 22 settembre.
"Dopo l'esposizione dello scorso anno dedicata alle macchine
del pre-cinema e alle animazioni di Virgilio Villoresi, passiamo
all'interazione tra umano e tecnologia con un'artista totale
come Francesca Fini, che spazia dalla performance art
all'intelligenza artificiale", spiegano Francesca Leoni e Davide
Mastrangelo, direttori artistici di Ibrida Festival.
"Fini ha partecipato diverse volte ad Ibrida con opere e
performance. Ha creato anche l'immagine dell'edizione 2024 del
Festival". Il rapporto tra l'umano e la tecnologia sono al
centro di questa mostra, in programma fino al 13 ottobre, che
consolida la collaborazione tra Ibrida Festival e la Fondazione
Dino Zoli e introduce il tema del Festival di quest'anno:
Artificial Reality.
Francesca Fini (Roma, 1970) è un'artista intermediale che si
muove nel territorio del contemporaneo dove le arti si ibridano,
tra performance art, tecnologia dell'interazione, sound design,
sperimentazione videocinematografica, animazione digitale e
pittura. I suoi progetti affrontano spesso questioni legate al
rapporto tra spazio pubblico e privato, tra spettacolo e
spettatore, tra rappresentazione e interazione, ma riflettono
anche sulle influenze della società sulle questioni di genere e
sulla distorsione nella percezione della bellezza prodotta dal
mercato e dai media mainstream.
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