La casa dell'artista Germano
Sartelli, a Imola; Casa Artusi, a Forlimpopoli; la Casa
dell'infanzia di Federico Fellini, a Gambettola. Sono alcune
delle 14 case o studi di persone illustri riconosciute nel 2024
dalla regione Emilia Romagna: 14 nuove richieste di
riconoscimento, che portano a 66 il numero delle 'Case e studi
delle persone illustri' già contraddistinte dal marchio nella
prima campagna del 2023. La giunta regionale ha concluso l'iter
avviato con il bando emesso in base alla Legge regionale 2/2022
e ha approvato anche trenta richieste di contributi destinati ad
attività di promozione culturale svolte nel corso dell'anno, per
un finanziamento complessivo di 262mila euro.
"Con i progetti finanziati dalla Regione si apre un ampio
ventaglio di attività - spiega l'assessore regionale alla
Cultura, Mauro Felicori - Dalla creazione di legami tra
strutture vicine nello spazio e nelle tematiche, come quello che
collega il Palazzo Rosso di Carlo Alberto Pizzardi al Museo Casa
Frabboni, tra Bentivoglio e San Pietro in Casale, o ancora il
progetto che mette in rete Palazzo Comelli, la Rocchetta Mattei
e Casa Morandi, tra Camugnano e Grizzana Morandi, entrambi nel
bolognese. Ma c'è spazio anche per lo sviluppo di prototipi di
intelligenza artificiale applicati ai patrimoni da valorizzare,
come nel caso del Museo Casa Pascoli, a San Mauro Pascoli, alla
digitalizzazione delle collezioni, fino alla pubblicazione di
video, podcast, volumi su carta e contenuti su web. Il futuro
delle nuove tecnologie per rivivere ancora di più i luoghi degli
illustri e ritrovare un legame ancora più forte con loro nelle
stanze e negli studi dove hanno vissuto e creato".
Hanno potuto chiedere il riconoscimento i gestori delle
strutture in possesso dei requisiti definiti dalla norma
regionale, cioè luoghi in grado di rappresentare la vita, le
tradizioni e i valori del personaggio che vi ha abitato o svolto
la propria attività, oltre che svolgere iniziative finalizzate
alla conoscenza dell'opera e del personaggio a cui la struttura
culturale è intitolata, con un'apertura al pubblico di almeno 60
giorni all'anno.
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