La Fondazione Modena Arti Visive
(Fmav) inaugura la stagione estiva venerdì 7 giugno con due
nuove mostre a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei
Giardini. La prima, in programma fino al 6 ottobre, è 'Marina
Caneve. A terra tra gli animali', ed esplora le ambiguità insite
nel ruolo di dominio che l'uomo esercita sulla natura e le
tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali.
Il titolo del progetto - sostenuto dalla Direzione Generale
Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell'ambito
della dodicesima edizione dell'Italian Council - è tratto da
una delle lettere scritte a Felice Bauer da Franz Kafka, di cui
ricorre lunedì prossimo il centenario della morte. Marina
Caneve (1988) sviluppa progetti artistici attraverso la
contaminazione di fotografia e ricerca e attualmente si
concentra sull'idea di ecosistemi sia ambientali sia culturali.
La seconda è 'Facce da Biennale', fino al 15 settembre, con
106 fotografie in bianco e nero che raccontano la Biennale
d'Arte di Venezia utilizzando il punto di vista dei suoi
visitatori tra il 1948 e il 1986. Gli scatti immortalano i
visitatori nel corso delle edizioni nelle sale di Giorgio
Morandi, Filippo de Pisis, Alexander Calder, Giorgio De Chirico:
l'esposizione racconta inoltre le presenze a Venezia di artisti
come Jackson Pollock, Emilio Vedova, Alberto Burri, Franz Kline,
Alberto Giacometti, Giuseppe Capogrossi. E ancora scorrono le
immagini del 1968 della Biennale della contestazione, tra
rifiuti alla partecipazione, manifestazioni, o adesioni, come
quella di artisti come Pino Pascali che espongono convinti che
il portato rivoluzionario delle proprie opere possa costituire
da protesta. Fino alla Biennale del 1978 "Dalla natura all'arte
dall'arte alla natura", con il padiglione israeliano contenente
un gregge di pecore vive parzialmente dipinte di blu
dall'artista Menashe Kadishman.
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