Per alcuni è il direttore
d'orchestra numero uno al mondo, sicuramente rientra nel
ristretto novero dei primi cinque: Kirill Petrenko, osannato
direttore musicale dei Berliner Philharmoniker, sarà al Ravenna
Festival alla guida della Gustav Mahler Jugendorchester, il
complesso sinfonico giovanile fondato da Claudio Abbado nel 1986
che ha la sua residenza italiana a Pordenone.
Per il doppio debutto a Ravenna e sul podio della Gmjo,
Kirill Petrenko ha scelto la monumentale Quinta Sinfonia in si
bemolle maggiore di Anton Bruckner, omaggio al compositore
austriaco in occasione dei 200 anni dalla nascita. Dopo
Beethoven e prima di Mahler, Bruckner è il compositore che più
di tutti ha contribuito ad allargare ed espandere la forza del
sinfonismo, con le sue undici opere. L'appuntamento è per
domani, domenica 2 giugno alle 21 al Pala De André di Ravenna, e
porta in città una delle rare tournée di Petrenko lontano dalla
sua orchestra, i Berliner Philharmoniker, appunto, dei quali è
diventato direttore musicale nel 2019, dopo l'era Rattle.
Abbozzata nel 1875 ed eseguita solo nel 1894, la Quinta
Sinfonia è la confessione di tutti gli slanci e i dubbi di
Bruckner, che fino ai sessant'anni rimase sostanzialmente un
incompreso. Ma le domande dichiarate implicitamente nella sua
musica sollecitano ancora l'uomo di oggi, interrogandolo sui
temi eterni del tempo e della vita, all'interno di una
cattedrale sonora di insuperata grandezza. Nel lascito del
compositore, la Quinta rappresenta senza dubbio l'esito più
maestoso. Kirill Petrenko, cinquantaduenne direttore russo
naturalizzato austriaco, prima di essere nominato responsabile
dei Berliner, è stato direttore musicale della Bayerische
Staatsoper di Monaco per sette anni, dopo che i primi impegni
della sua carriera lo avevano portato alla Volksoper di Vienna,
al Meininger Staatstheater e alla Komische Oper di Berlino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA