Sarà prorogata fino alla fine del
mese di settembre 2025 la mostra archeologica documentale "Dallo
Ionio alla Sila - alla ricerca di Trischene tra verità e
leggenda", allestita nella sala mostre e chiostro del Museo
Civico di Taverna, a cura di Maria Grazia Aisa e Giuseppe
Valentino.
Il progetto della rassegna, che da ottobre scorso quando è
stata inaugurata ha raccolto interesse e attenzioni crescenti,
è stato realizzato nell'ambito della programmazione "Viseum -
valorizzare e comunicare il patrimonio artistico nella patria di
Mattia Preti", con il contributo della Regione e in
collaborazione con: Ministero della Cultura - Soprintendenza
Abap per le province di Catanzaro e Crotone - Direzione
regionale musei calabria - Sistema museale nazionale - Comune di
Taverna e Comune di Sellia Marina - Gruppo Archeologico Ionico.
L'estensione dell'apertura al pubblico ha come obiettivo un
maggiore coinvolgimento gli istituti scolastici per la
conoscenza del territorio presilano e per consentire ai
visitatori previsti nei mesi estivi, di fruire di un'importante
pagina di storia della Calabria ionica, che si pone alle origini
della patria di Mattia Preti.
Il percorso di visita della mostra sarà inooltre arricchito
dalla lettura multimediale della straordinaria "Universal
Fabrica del Mondo", pubblicata nel 1596 a Venezia dal teologo e
cosmografo tavernese Gian Lorenzo Anania.
"Nella fagocitante era digitale - afferma Giuseppe
Valentiano, direttore del Museo civico di Taverna e uno dei due
curatore della mostra - è cruciale valutare le azioni
progettuali che si svolgono nel presente, ciò per renderle
proficue nell'imperscrutabile futuro, evitando di cancellare la
memoria di persone e opere nella rischiosa trasformazione dei
musei in un "divertimentificio" (Paulucci 2019), ricercando
invece l'aura dei templi storici".
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