Da "Ultimo tango a Parigi",
passando per "Novecento" fino a "Metti una sera a cena". È un
viaggio che esplora l'erotismo cinematografico quello al centro
di "Kaiserpanorama" la mostra fotografica curata da Giada De
Martino, in collaborazione con la Cineteca Bologna e visibile
fino al 4 agosto alla Torre aiutante del Castello di Carlo V, a
Crotone. L'esposizione rientra tra gli eventi collaterali del
Calabria Movie Film Festival, in programma dal 1 al 4 agosto.
Il viaggio nell'erotismo cinematografico inizia con una
riflessione sull'antico strumento del kaiserpanorama,
dispositivo ottico che, a partire dalla fine del XIX secolo,
permetteva al pubblico di osservare le prime immagini
stereoscopiche. Questo precursore del cinema offriva spesso
vedute esotiche e, in alcuni casi, le prime rappresentazioni
erotiche, introducendo gli spettatori a un mondo di intimità
visiva fino ad allora inaccessibile. Da qui nasce la mostra
"Kaiserpanorama" che si propone di esplorare il cinema erotico,
distinguendo in modo decisivo tra erotismo e pornografia, due
concetti spesso confusi e travisati.
L'esposizione presenta una selezione documentaria di
fotografie di scena di Angelo Novi, che catturano momenti
iconici sui set di capolavori come "Ultimo tango a Parigi"
(1973), "Novecento" (1976) e "Metti una sera a cena" (1969). In
parallelo, le opere di Antonio Benetti documentano il film "Una
sull'altra" (1969), offrendo uno sguardo prezioso sul cinema
erotico degli anni '70.
Un focus riguarda "Ultimo tango a Parigi" di Bernardo
Bertolucci, film che alla sua uscita nelle sale, già nel 1972,
suscitò un acceso dibattito mediatico e culturale. "Le scene
drammatiche e intense, unite alla controversa narrazione erotica
- è detto in una nota degli organizzatori - scatenarono reazioni
contrastanti, facendo di questo film un simbolo della
complessità e della potenza del cinema come campo di battaglia
per le idee e le emozioni. A inframezzare il percorso
fotografico, una video installazione di 'Stripe girl' (1974) di
Lino Del Frà che si inserisce nel percorso espositivo, che
attraverso una lente sperimentale offre una riflessione visiva e
critica sul tema del piacere femminile e del 'consumo rapido',
soggetto ancora al centro del dibattito contemporaneo".
"Kaiserpanorama - afferma la curatrice della mostra Giada De
Martino, nel commento critico - si inserisce in un contesto
storico dominato dall'iper-realtà, che sta trasformando il
nostro mondo in un luogo letteralmente pornografico, in cui la
mercificazione dell'intimità è di uso comune. Mi è parso
importante esplorare e discutere l'erotismo in modo consapevole
e artistico, per riscoprire un linguaggio che va oltre la
semplice esposizione del corpo e del desiderio. André Breton,
nel suo saggio 'L'Amour Fou', ha tracciato una netta distinzione
tra erotismo e pornografia. Mentre la pornografia si limita a
una rappresentazione meccanica e priva di profondità dell'atto
sessuale, al contrario, l'erotismo coinvolge l'immaginazione, la
fantasia, è un'esperienza che trascende il fisico, toccando le
corde più intime dell'essere umano, invitandolo a un viaggio
attraverso ciò che è nascosto e non immediatamente visibile".
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