Nel solco della tradizione la 635/a
edizione della festa in onore della patrona di Matera, Maria
Santissima della Bruna, che ogni 2 luglio lega sacro e profano,
anche con una motivazione in più, quella di continuare nella
ricerca delle fonti storiche, con la candidatura a patrimonio
dell'Unesco.
La conferma è venuta nel corso della presentazione del
programma della Festa (ricca di appuntamenti anche nei giorni
precedenti), illustrato dal presidente dell'Associazione Maria
Santissima della Bruna, Bruno Caiella, e dal delegato
arcivescovile, don Francesco Di Marzio. Quest'anno materani e
turisti (per il 2 luglio sono attese, come al solito, migliaia
di persone) potranno cominciare ad apprezzare la storia della
Festa con una narrazione in dialetto del ricercatore di
tradizioni locali, Angelo Sarra, prevista per il 19 giugno in
Cattedrale. Il 23, poi, ci sarà la presentazione alla città del
carro trionfale di cartapesta, realizzato dall'artista Francesca
Cascione, sul tema del Vangelo 'Allo spezzare il pane i
discepoli di Emmaus lo riconobbero e dissero: non ci ardeva
forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il
cammino, quando ci spiegava le Scritture?'.
Nella giornata del 2 luglio il susseguirsi dei diversi
appuntamenti tradizionali della Festa, che comincerà al mattino
con la processione detta dei pastori (a cui ogni anno
partecipano in migliaia): per motivi di sicurezza, si snoderà
attraverso le vie cittadine, invece che nei rioni Sassi, con il
consueto incendio di batterie. A mezzogiorno la processione
della Madonna della Bruna, scortata dai cavalieri in costume
d'epoca, fino al rione Piccianello da dove in serata, partirà il
corteo storico con il carro trionfale. Dopo i 'tre giri in
Cattedrale' e il ritorno della Madonna nel Duomo la prosecuzione
del manufatto di cartapesta per l'assalto e lo 'strazzo' da
parte della gente.
A mezzanotte lo spettacolo di fuochi di artificio che tornerà
a svolgersi a Murgia Timone.
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