Un host super esperto, che gestisca
anche la proprietà di chi vorrebbe affittare a turisti ma non ha
il tempo di occuparsene direttamente. In casa Airbnb nasce la
rete dei Co-host, che permette di trovare facilmente tramite app
un host del luogo, con ottime valutazioni e disponibile,
appunto, a gestire anche un alloggio di altri, con un'assistenza
personalizzata che andrà dalla configurazione dell'annuncio alla
gestione delle prenotazioni e la comunicazione con gli ospiti.
Un modo, spiega il co-fondatore e Ceo della piattaforma,
Brian Chesky, per "facilitare il lavoro degli host. D'ora in
poi, tu metti a disposizione l'alloggio e noi ti troviamo un
co-host eccezionale che ti aiuti a gestirlo". I co-host sono
infatti host esperti che vantano un curriculum di tutto rispetto
sulla piattaforma. Hanno una valutazione media di 4,86 stelle
(rispetto alle 4,62 delle grandi società di gestione
immobiliare). Il 73% è composto da Superhost e l'84% gestisce
alloggi Amati dagli ospiti, ovvero gli annunci più apprezzati su
Airbnb.
Disponibile già in dieci Paesi (oltre all'Italia, anche in
Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Messico, Regno
Unito, Spagna e Stati Uniti) la rete permette di scegliere tra
diecimila figure quella più adatta al proprio caso, in base a
oltre 80 fattori tra cui la posizione, l'esperienza e il tipo di
alloggio. Ma le novità d'autunno non sono finite, con l'App di
Airbnb che diventa sempre più personalizzata.
Tra gli oltre 50 aggiornamenti, per gli ospiti sono
disponibili tour guidati di benvenuto, destinazioni e consigli
suggeriti base alle proprie ricerche, una pagina di checkout
semplificata e l'introduzione anche di nuovi metodi di pagamento
locali. Per gli host, consigli sul prezzo, nuove risposte rapide
e la scrivania dei guadagni.
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