Estate di overtourism? Sì, ma solo in alcune località. Estate di grandi numeri? Sì ma grazie soprattutto ai turisti stranieri e meno agli italiani con meno soldi a disposizione e massacrati dal caroprezzi. Insomma è un quadro in chiaroscuro quello che emerge dall'indagine di Assoturismo Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, che parla di un trimestre estivo al di sotto delle aspettative con un -0,7% di pernottamenti e di una flessione degli italiani (-2,9%) compensate però dall'aumento delle presenze straniere (+1,6%). In calo il turismo balneare (-2%), ma anche la montagna (-1%) e il termale (-1,4%) registrano una flessione. Tiene il turismo culturale, anche qui grazie ai visitatori dall'estero.
Il calo della domanda italiana del 2,9% si è sentito in particolar modo nelle località balneari (-4,1%), termali (-5,3%) e dei laghi (-3,7%). In termini assoluti si stimano per il trimestre estivo 105,4 milioni di pernottamenti di italiani, contro i 108,6 milioni del 2023.
I mercati europei che hanno fatto registrare una crescita significativa sono stati la Francia, la Polonia, o Paesi bassi, la Repubblica Ceca e il Belgio. In leggero aumento anche le provenienze dai Paesi Scandinavi, Svizzera, Ungheria e Spagna.
Invece, per austriaci, tedeschi e britannici sono state segnalate flessioni di diversa entità. Per le provenienze dai mercati extraeuropei le indicazioni di crescita significativa sono state per gli statunitensi e gli australiani, ma un aumento è stato rilevato anche per brasiliani, canadesi e coreani. In flessione i flussi cinesi, giapponesi, indiani e in generale le provenienze dai Paesi Arabi.
Ad eccezione del Nord Ovest (+0,4%), in tutte le macro aeree sono state registrate flessioni di diversa entità, in particolare nelle regioni del Nord Est per le quali si stima un calo del -1%. La flessione stimata per le regioni del Centro scende al -0,8%, mentre per le aree del Sud e Isole si ferma al -0,6%.
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