VANIA COLASANTI, "INSEGUENDO
CARAVAGGIO, NEI SUOI LUOGHI E NEI SUOI QUADRI" (BALDINI E
CASTOLDI; PP 176; 19 EURO)
Una vera e propria caccia al tesoro quella condotta dalla
giornalista e scrittrice Vania Colasanti sulle tracce di un
artista geniale e misterioso, Caravaggio, nelle case e nelle
strade in cui visse a Roma. Ma anche a Napoli, Malta, Siracusa,
Messina, Palo Laziale e Porto Ercole, completando questo
dettagliato racconto con foto delle opere e con continui
raffronti visivi con i luoghi che le ispirarono. È in
particolare negli scorci di Campo Marzio, del vicolo del Divino
Amore e delle stradine circostanti della Roma Seicentesca che
l'autrice ricostruisce non solo la vita quotidiana del pittore,
ma pure i suoi incontri e le sue percezioni ed abitudini,
trovandovi segni ancora oggi visibili e rintracciabili poi nelle
opere di Caravaggio.
Bastano pochi esempi per capire che non si tratta di semplice
suggestione: la sua Madonna dei Pellegrini è ritratta appoggiata
allo stipite che è identico a quello della porta della casa
romana in cui visse l'artista, oppure il frammento di marmo a
Palazzo Firenze in cui si scorge una figura di bambino che non
può non far ricordare l'Amore Vincitore da lui dipinto. Ma in
questo percorso ci sono ricorrenze curiose e quasi inquietanti:
a quattro secoli di distanza la locanda che frequentava in via
della Lupa ospita oggi una galleria d'arte, quasi un'eredità del
luogo, mentre il barbiere e cerusico di cui Caravaggio era
cliente in via del Pozzo delle Cornacchie ha ospitato fino al
2023 proprio un negozio di acconciature.
Il viaggio seguito da Vania Colasanti con la tecnica del
cronista, insegue davvero Michelangelo Merisi, giunto alla fine
del Cinquecento da Milano a Roma - povero e forse con qualche
reato sulle spalle - dove si tratterrà a lungo prima di morire a
Porto Ercole nel 1610, e lo fa cercando di disegnare questa
mappa per mezza Italia usando gli occhi stessi di Caravaggio e
del suo tempo.
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