Lo sbarco degli Alleati in Sicilia il
10 luglio 1943, durante l'operazione Husky decisiva per le sorti
della Seconda guerra mondiale, viene raccontata in un film
documentario da un gruppo di studenti e insegnanti del liceo
Vittorini di Gela. Il filmato sarà presentato in anteprima
domani, al teatro Eschilo.
Nell'ambito del laboratorio scolastico di public history,
studenti e insegnanti sono stati guidati da Chiara Ottaviano,
che firma la regia di "Gela 1943: lo sbarco" con Andrea Giannone
e con la consulenza scientifica dello storico Rosario
Mangiameli.
I ragazzi sono riusciti a intervistare gli ultimi testimoni,
che allora erano solo bambini, hanno letto le precedenti
testimonianze, si sono misurati con i film d'archivio custoditi
all'Istituto Luce oltre che al National Archives di Washington e
all'Imperial War Museum di Londra. Hanno inoltre visitato i
luoghi dove lapidi e memoriali ricordano lo sbarco e dove sono
morti tanti soldati, oltre la piana di Gela dove i caduti furono
migliaia.
L'attenzione, più che sugli eventi, narrati ormai da una
copiosa letteratura, è stata soprattutto rivolta alle condizioni
di vita quotidiana prima e dopo lo sbarco e ai modi in cui fu
vissuto l'incontro con gli americani che da temuti occupanti si
trasformarono presto in liberatori, carichi di merci e alimenti
oltre che di formidabili mezzi militari.
La fame è il tema dominante nei ricordi di chi apparteneva
alla larga schiera dei ceti più popolari. Il documentario è
stato prodotto da Archivio degli Iblei con la collaborazione
dell'Archivio storico dell'Istituto Luce e il contributo della
Fondazione Eni Enrico Mattei e dell'assessorato dei Beni
culturali e dell'Identità siciliana della Regione Siciliana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA