''E così, per qualche ora, ce l'ho
fatta. Sono riuscito, tempo fa, a girare in moto. Su un
meraviglioso corsiero di metallo intensamente blu, le parole del
vecchio Hunter S. Thompson si sono inverate: "il viaggio in moto
è il modo più vicino alla libertà pura che un uomo possa
sperimentare". Per chi è dentro il vincolo della chiusura, sotto
il freno costante dell'osservazione, questa verità assume una
caratteristica assoluta''. Lo scrive Roberto Saviano su
Instagram.
''La moto è il tentativo di forzare la gravità, di controllare
il tempo, di tenersi vicini contemporaneamente meta e percorso.
Un giorno - continua lo scrittore - mi trasformerò in recensore
di motori; in fondo c'è una qualche prossimità tra le pagine di
un libro e stare cavalcioni su una moto. Mezzi di libertà, il
libro e la moto, la velocità della fantasia come l'acceleratore,
il viaggio costante tra lettere come i chilometri che consumano
copertoni, e la meta raggiunta sempre in un equilibrio tra
solitudine e liberazione.
Grazie ad Angelo, che ha permesso questo viaggio, e ad Antonio,
che mi ha messo nelle condizioni di realizzarlo. Grazie sempre
alla pazienza di chi mi scorta qui e oltre confine. Spero di
ricavalcare destrieri di ferro, gomma e benzina molto presto''.
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