C'è un piccolo Grand Canyon nel
cuore dell'Italia e dei Monti Sibillini. Si trova nelle Marche,
nel Comune di Fiastra (Macerata) e prende il nome di Lame Rosse.
Una formazione di ghiaia e roccia, a tratti simile alle
piramidi, con pinnacoli e torri che si stagliano in cielo.
Argilla e limi tengono insieme questo autentico spettacolo della
natura, che l'ANSA ha raggiunto al termine di un impegnativo
sentiero che dal lago di Fiastra conduce su fino a quota 860
metri sul livello del mare, quando al termine di un tratto di
dura salita le Lame si spalancano alla vista degli
escursionisti. Sono in tanti, ogni giorno, a incamminarsi lungo
il percorso di oltre tre chilometri per arrivare al canyon. Il
sentiero attraversa un meraviglioso bosco, colorato da
ciclamini. È percorribile da tutti, anche se caratterizzato da
saliscendi con alcune pendenze particolarmente faticose nel
salirle e insidiose nel ritorno in discesa, fa affrontare con
scarpe adatte e muniti di borraccia d'acqua.
Una volta all'ombra del rossastro canyon - colore conferito
dall'abbondante presenza di ferro - la fatica lascia il posto
allo stupore. Sembra quasi impossibile che tra le verdi montagne
dell'Appennino umbro-marchigiano possa esserci questo autentico
gioiello naturalistico, modellato dal tempo, dal vento e in
generale dagli agenti atmosferici che nel corso dei millenni
hanno eroso il primo strato calcareo, frantumandolo così da dare
origine a quello che qui chiamano ghiaione, che si trova ai
piedi delle Lame. A ridosso del canyon altri sentieri si
diramano su per le montagne, molti però risultano chiusi o
particolarmente pericolosi a causa di crolli causati dai
terremoti del 2016 e la raccomandazione agli escursionisti è di
evitarli accuratamente.
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