SKELLEFTEÅ - Al caldo o sulla neve, in città o nel sottosuolo, ognuno scelga la propria esperienza da fare tra sei diversi itinerari, in Italia e nel mondo, per un inverno sorprendente.
La Svezia artica regala viaggi in una natura selvaggia, tra neve e ghiaccio, foreste e fiumi, lontana dal turismo di massa; una parte poco conosciuta del Paese è la contea di Västerbotten, in parte situata nella Lapponia meridionale, che si estende dal confine norvegese a ovest fino alla costa del Golfo di Botnia a est. Qui d'inverno si vivono esperienze emozionanti, dalle gite in motoslitta o trainata da husky allo sci e al pranzo cucinato sul fuoco vivo. C'è anche la possibilità di immergersi nella natura artica a cavallo: 'Horses of Taiga' offre tour con escursioni che durano da un'ora a un paio di giorni nella natura selvaggia di Svansele Wilderness Center, a 50 minuti dalla costa. È una sensazione unica cavalcare nella neve attraverso la foresta di conifere, intravedere alci e renne tra gli alberi e, dopo la cavalcata, riscaldarsi attorno a un fuoco o nella sauna per poi pranzare nella tipica 'kåta', una tepee sami. E' possibile anche cavalcare al chiaro di luna o, talvolta, anche sotto l'aurora boreale. Info: swedishlapland.com Dalle fortezze costiere ai magnifici palazzi, dai parchi a tema ai musei, Abu Dhabi offre una vacanza invernale al caldo tra visite culturali ed esperienze uniche, sorprendenti. Tra le attrazioni da non perdere, il Louvre Abu Dhabi, simbolo della città: l'edificio è di per sé un'opera d'arte con il tetto a cupola ispirato dalle tradizionali foglie di palma ricoperte di paglia e costruito da 7.850 stelle singole ripetute in diverse dimensioni e angolazioni, che formano un effetto 'pioggia di luce' quando il sole vi splende attraverso. E, ancora, lo storico forte Qasr Al Hosn, nel cuore della città, e il SeaWorld Abu Dhabi, parco a tema marino con otto regni tematici e incontri ravvicinati con gli animali. Ma c'è un'esperienza che rende davvero unica la vacanza: a 90 minuti d'auto da Abu Dhabi si trova l'incredibile paesaggio del Jebel Hafit Desert Park.
Qui si ammira il tramonto dalla cima del monte Jebel Hafit e si esplorano resti archeologici di 8mila anni fa. Oltre a tombe risalenti a 5mila anni fa. Per sperimentare la vera cultura beduina è possibile soggiornare al Liwa Nights, un esclusivo rifugio glamping nel deserto situato nell'ultraterreno Empty Quarter, luogo che ha fatto da sfondo a molte serie e film.
All'Oasi di Liwa è possibile anche provare il quad, fare un safari o cavalcare un cammello sulle dune, prima di passare la serata a osservare le stelle sotto un limpido cielo invernale.
Info: visitabudhabi.ae In Lombardia, poco fuori Sondrio, è possibile attraversare a piedi o in bicicletta la passerella sulle Cassandre del Mallero, illuminata anche di notte. E' un ponte sospeso lungo 145 metri a un'altezza di 100 metri sopra il torrente Mallero che collega due frazioni, Mossini e Ponchiera. Il nome di questo ponte deriva dalle Cassandre, ovvero le gole in cui il torrente si getta una volta uscito dalla vicina Valmalenco. Il percorso offre una veduta panoramica mozzafiato sulla Via dei Terrazzamenti e la Strada del Vino: la prima è un itinerario che si sviluppa lungo il versante retico della Valtellina e collega Morbegno con Tirano; la Strada del Vino, invece, propone itinerari a piedi e in e-bike tra i vigneti della provincia con soste in cantine e degustazione dei prodotti tipici. Info: valtellina.it In inverno le superfici di alcuni laghi della Carinzia, suggestiva regione austriaca a pochi chilometri dal confine italiano, si coprono di ghiaccio, trasformandole in levigate piste all'aperto, ideali per il pattinaggio. Tra questi c'è il lago Weissensee, la cui superficie di ghiaccio naturale è la più grande d'Europa. Ma non è l'unico: laghi lucidi come specchi anche nella Valle di Keutschach e nella zona turistica di Villach con Silbersee. Il ghiaccio dei laghi carinziani per il pattinaggio viene costantemente monitorato dagli esperti dell'Associazione carinziana pattinaggio. Non resta che calzare i pattini e scivolare su laghi circondati da montagne innevate.
Info: carinzia.at Parma regala una pedalata a bocca aperta tra i murales della città, in un itinerario che parte dal sottopasso tra via Reggio, via Spinelli e via Giulio Cesare, dove 46 artisti provenienti da ogni angolo del mondo hanno lasciato la loro impronta in occasione del festival internazionale di arte urbana 'Segni Urbani & Meeting of Styles'. La rassegna parmigiana della manifestazione, nata oltre 20 anni fa a Berlino, si è concentrata sullo sviluppo del tema 'Va Pensiero dal Nabucco di Giuseppe Verdi'. Questa però è solo l'ultima collettiva di un museo a cielo aperto, che ha tra i pezzi forti un'opera di oltre 250 metri quadrati, dedicata al tema delle barricate del 1922, tutt'ora visibile sulle dodici campate del muro di cinta del Liceo Linguistico Marconi. Proseguendo verso il centro, in vicolo Grossardi si trova il murales 'La Metamorfosi', creato nel 2021 dagli artisti Rise The Cat + Pepe Coi Bermuda. Il sottopasso della stazione ferroviaria conserva ancora l'omaggio al Giuseppe Verdi, regalato alla città da Nabla & Zibe. Sempre presso la stazione, in viale Borsellino, nel 2020 l'artista Alessandro Canu ha ricordato con un murale i 40 anni dalla strage di Bologna del 2 agosto 1980. L'arte urbana incontra l'ecologia nel sottopasso di via Trento, dove il progetto 'La città che respira' cristallizza la possibilità di utilizzare speciali pitture in grado di ridurre la concentrazione delle particelle di ossido di azoto nell'aria.
In Polonia il sottosuolo minerario è sorprendente e permette di fare un viaggio a ritroso nel tempo, lontani dagli itinerari più convenzionali. Uno dei luoghi più affascinanti del sottosuolo è la miniera di sale a Wieliczka, vicino a Cracovia, una maestosa opera d'arte scolpita nel sale e nascosta centinaia di metri sotto terra. Patrimonio Unesco dal 1978, è un'enorme città sepolta che ospita gallerie, corridoi, strutture architettoniche, statue, capolavori e numerose sale - visitabili con un tour guidato - che si sviluppano su nove livelli, dei quali il più profondo si trova a 327 metri sotto terra. Tra le sculture realizzate dai minatori spiccano la cappella di Santa Kunegonda e la grotta del lago Wessel. Info: polonia.travel/it
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