(di Elisabetta Stefanelli)
FRANCESCA CAPPELLETTI (A CURA DI),
''CARAVAGGIO E COME CERCARLO. ALLA GALLERIA BORGHESE, A ROMA E
IN GIRO PER IL MONDO'' (Editori Paparo, euro 23,75, pag. 143).
Casualità, incomprensioni, sparizioni e ritrovamenti: non solo
la vita di Michelangelo Merisi detto Caravaggio è sempre stata e
continua ad essere un giallo, ma anche la storia dei suoi quadri
è costellata da una serie di misteri che affascinano gli storici
dell'arte. Così da questa commistione tra divulgazione e ricerca
scientifica nasce un volume prezioso, quanto originale, frutto
della ricerca, la cura e la penna di una studiosa come Francesca
Cappelletti, attualmente direttrice della Galleria Borghese, uno
dei musei più belli del mondo senza ombra di dubbio. Vero e
proprio scrigno che tra i tanti capolavori ne conserva alcuni,
che intitolano una stanza, proprio di Caravaggio, come
l'Autoritratto in veste di Bacco, il Ragazzo con la canestra di
frutta o il San Girolamo scrivente. In realtà erano molti di più
quelli che via via il cardinale Scipione Borghese aveva
accumulato nella sua collezione, alcuni grandissimi capolavori,
ma erano tempi in cui il pittore non era ancora preso in
grandissima considerazione. Racconta Cappelletti di una accurata
descrizione seicentesca della palazzina da parte del
guardarobiere di casa Borghese, Jacopo Menilli, che elenca otto
quadri riferibili a Caravaggio, dove mancano comunque il
Bacchino e il ragazzo con la canestra di frutta. ''Un Ritratto
di Paolo V, il papa della famiglia, era invece appeso nella
galleria al pianterreno, di contro all'immagine di Innocenzo X,
il pontefice allora regnante''. Non è l'unico ritratto, dei
tanti - sarebbero stati circa una ventina - realizzato dal
grande artista, di cui si sono perse le tracce, c'è anche quel
Ritratto di cortigiana, ovvero Fillide Melandroni, che era tra
le opere note grazie alle fotografie a colori scattate prima del
1945, in questo caso un'immagine del 1924, di cui si perdono le
tracce come per un gruppo di altre opere provenienti dalla
collezione Giustiniani che erano arrivate a Berlino e di cui si
sono perse le tracce nella Germania bombardata alla fine della
Seconda Guerra mondiale. Tanto per fare qualche esempio
dell'interessantissima caccia al tesoro che Cappelletti mette
insieme cercando di elencare ''Caravaggio perduto e come
cercarlo'' nel saggio che apre il volume. Ma la bellezza di
questo libro, splendidamente illustrato, è anche che al mistero
delle scomparse affianca quello che invece è visitabile e dove,
in una minuziosa guida illustrata che disegna appunto una mappa
sul dove trovare i quadri di Caravaggio. Ecco quindi l'elenco
ragionato dei luoghi e delle opere, dalla stessa galleria
Borghese a Roma, fino al Kunsthistorisches Museum di Vienna,
passando per l'Ermitage, il Louvre, da Potsdam a Prato. Elenco
delle opere accompagnato da una breve ma competente descrizione.
Ad arricchire il volume dall'impianto assolutamente originale,
''Il pennello e la spada. Vita e luoghi di Michelangelo Merisi
da Caravaggio'', ovvero una biografia dell'artista firmata da
Lara Scanu, e in chiusura del saggio di Francesca Cappelletti
una preziosa bibliografia.
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