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Enoturismo italiano sempre più attrattivo, ma minacciato dall'aumento dei costi

Enoturismo italiano sempre più attrattivo, ma minacciato dall'aumento dei costi

Prima indagine sulle cantine del Bel Paese realizzata dal Movimento Turismo del Vino insieme a Ceseo, Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell'Università Lumsa

ROMA, 12 marzo 2025, 13:26

Redazione ANSA

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L'enoturismo è un settore in salute e sempre più attrattivo, tanto che nel 2024 ha registrato una crescita del 24% del fatturato. Nonostante questa tendenza positiva il settore sembra minacciato da un costante aumento dei costi che erodono i margini di guadagno anche in modo significativo. E' la fotografia scattata dalla prima indagine del Movimento Turismo del Vino e il Ceseo Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell'Università Lumsa, presentata oggi a Roma, a Palazzo Giustiniani. L'evento, moderato da Massimiliano Ossini, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Violante Gardini Cinelli Colombini (presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino), Francesco Bonini (rettore dell'Università Lumsa) e Dario Stefàno (presidente Ceseo). Nel corso della presentazione è stato inaugurato il Ceseo.
    L'indagine, dal titolo "Turismo del vino: alla frontiera tra nuove sfide e opportunità", è stata sviluppata su un campione rappresentativo di 237 cantine socie del Movimento Turismo del Vino (Mtv) e ha analizzato quattro macro categorie: l'identikit delle cantine, i canali di comunicazione, l'hospitality e il ruolo dell'intelligenza artificiale. I dati raccolti confermano un settore in salute e sempre più attrattivo: il 53% del campione ha registrato un aumento del fatturato e tra questi, per 1 su 4 (24%), la crescita è stata addirittura a doppia cifra. Nonostante questa tendenza decisamente positiva, il settore sembra minacciato da un costante aumento dei costi segnalato dall'81% delle cantine: incrementi che erodono i margini di guadagno e che in molti casi risultano particolarmente significativi (il 29% registra una crescita compresa tra il 5% e il 10%, il 16% riporta un incremento tra il 10% e il 25%, e un significativo 8% dichiara un aumento superiore al 25%). Uno scenario particolarmente critico soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che rappresentano gran parte del campione (il 64% micro-imprese, 31% piccole imprese). Va ricordato inoltre che solo il 9% delle cantine supera i 2 milioni annui di fatturato.
    Quanto al ruolo della professionalizzazione e delle competenze all'interno delle aziende: attualmente solo il 38% delle cantine turistiche ha personale con competenze specifiche sulla Wine Hospitality, ma 2 produttori su 3 accolgono personalmente gli enoturisti e 9 cantine su 10 propongono prodotti tipici del territorio. Va inoltre considerato un altro aspetto determinante: il paesaggio, che è una delle principali attrattive sia per le iniziative proposte (il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate in vigna), sia ambientale (il 43% delle aziende è BIO, il 38% rispetta gli standard di agricoltura sostenibile).
   

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