È sbocciata la primavera nella
cucina di Francesco Mascheroni, executive chef dell'Armani Hotel
Milano e dell'Armani Ristorante, tavola esclusiva ed elegante
con soli 35 coperti al settimo piano del palazzo di via Manzoni.
Nei piatti del nuovo menu, lo chef esprime, con la consueta
dote di equilibrio di sapori, una constante capacità di rendere
l'essenzialità una esperienza golosa. Si apre con "Asparago di
Mezzagro, centrifugato di lattuga e yuzu" una composizione che
esalta ciascun ingrediente rendendo l'insieme ricco di profumi,
leggerezza e al medesimo tempo croccante sostanza.
"Non solo insalata" è l'esegesi delle verdure. Forme,
consistenze e cotture, differenti per ogni varietà, con i
piselli crudi a stanare ricordi di una cucina familiare e di
stagione. Nascosto tra le verdure a dare sapidità l'eccellente
lardo di Colonnata, per nulla invasivo e altresì intrigante.
Tra i primi "Ravioli ripieni di ragù di agnello con favette,
piselli, cipollotto e limone di Amalfi" una dimostrazione di
quanto la cucina sia sinonimo di "buon umore".
Secondi piatti che spaziano tra mare e terra con "Rombo con
calamaretti, capperi, rape al burro e lemongrass" oppure il
"Vitello con asparagi e spugnole". Guidato da Pasquale Esposito,
il servizio di sala è impeccabile, sorridente e capace di curare
l'ospite. Cantina di ottima geografia enologica
Alle manciate di colore con cui Mascheroni disegna i suoi
piatti, fanno da palcoscenico e scenografia le sale dal design a
colori pastello e minimalisti, espressione del gusto estetico
del signor Armani.
Il 18 aprile il Bamboo Bar, anch'esso sito al settimo piano,
dedica una cocktail list alla collezione Armani Casa.
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