Nasce il progetto Pestare,
Pomodorino vEsuviano: soStenibilità, nutrAceutica esicuREzza. Il
progetto si propone di favorire lo sviluppo della filiera del
pomodorino del piennolo del Vesuvio sostenibile e con elevati
standard qualitativi, attraverso la messa a punto di protocolli
di coltivazione che utilizzeranno prodotti a basso impatto
ambientale. Una parte importante delle attività progettuali
riguarderà la selezione di uno o più genotipi da iscrivere al
Repertorio Regionale delle Risorse Genetiche a rischio
estinzione. Il progetto Pestare è stato fortemente voluto da
Cristina Leardi, presidente del Consorzio del pomodorino del
piennolo del Vesuvio dop, e titolare dell'Azienda Agricola
Masseria dello Sbirro. Il costante confronto della presidente
Leardi con il mondo scientifico, della ricerca e con
l'associazione Slow Food Vesuvio, ha consentito di mettere
insieme una squadra di professionisti di elevatissimo profilo.
Il professore Mauro Mori è il responsabile tecnico scientifico
del progetto Pestare, fondatore e presidente di Bat-Center, il
Centro interuniversitario "Center for Studies on Bioinspired
Agro - environmental Technology, che prevede la partecipazione
di otto Atenei italiani, tra cui l'Università Federico II di
Napoli.
Pestare sarà presentato al pubblico per la prima volta a Terra
Madre, il salone del Gusto di Slow Food a Torino sabato 28
settembre alle ore 11, da Slow Food Vesuvio, con la
partecipazione di Maria Lionelli, fiduciaria della condotta Slow
Food Vesuvio, dal professor Mauro Mori e con Patrizia Spigno,
presidente di Arca 2010, ente di ricerca, sviluppo e
sperimentazione in agricoltura nella green economy e nel
fitorisanamento ambientale, Banca del germoplasma dei semi
delle varietà orticole storiche della Campania.
Il progetto tende ad introdurre innovazioni di tipo agronomico e
tecnologico. Porterà, infatti, all'applicazione di protocolli di
coltivazione che privilegeranno l'utilizzazione di
biostimolanti, agrofarmaci e corroboranti. Inoltre, i nuovi
ecotipi di pomodorino del piennolo che verranno identificati nel
corso del progetto daranno maggiori possibilità di scelta agli
imprenditori agricoli circa il materiale da coltivare in
azienda.
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