(di Angelo Cerulo)
"Sono la persona più contenta del
mondo: mi porto a casa un bagaglio enorme sia personale che
professionale. Ho raggiunto il mio obiettivo, ho dato tutto".
Così Ludovica Faiotto, 26 anni, titolare, assieme al maestro
Denis Dianin della omonima pasticceria di Selvazzano, in
provincia di Padova, esprime la sua soddisfazione per aver vinto
la settima edizione del contest 'San Gennà… Un Dolce per San
Gennaro', promossa da Mulino Caputo. Faiotto porta a casa un
premio di mille euro e mille chilogrammi di farina Mulino
Caputo. Emozionata, afferma di "sentirsi un po' napoletana" e ai
giovani napoletani dice di non mollare mai. "Dedico il premio ai
napoletani e a San Gennaro. E' stato un miracolo, ci ho messo
tutta me stessa" aggiunge la giovane che ha cominciato a
lavorare a 16 anni.
La Faiotto, per la finale che si è svolta sul roof garden del
Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, ha messo a punto una
frolla classica, con croccantino alle mandorle e cremoso di
vaniglia, bignè ripieno di gel al mandarino e bavarese allo
yogurt con fiori d'arancio; la monoporzione, rivestita da una
glassa rossa, punteggiata da scaglie d'oro e petali di fiori, si
chiama O Patron. I giurati l'hanno scelta all'unanimità,
conquistati dall'equilibrio e dall'eleganza della proposta. La
giuria era presieduta dallo chef Gennarino Esposito, dai
pasticcieri Sabatino Sirica e Pietro Macellaro e
dall'imprenditore Antimo Caputo.
Soddisfatto Macellaro, titolare della Pasticceria Agricola
Cilentana: "È un dolce che mi ha emozionato: una piccola
sinfonia, con un ottimo equilibrio tra morbidezza e
croccantezza"
Il bistellato chef de La Torre del Saracino, Gennaro Esposito,
si è complimentato con tutti i concorrenti, definendo "molto
alto" il livello delle proposte: "Non è stato facile scegliere
il vincitore, questa settima edizione ha portato dolci davvero
speciali per contenuto e forma". Il patriarca della pasticceria
napoletana, Sirica, ha invitato la giovane vincitrice a
coltivare sempre la passione e a non smettere mai di
sperimentare con entusiasmo.
"Organizziamo questo premio perché San Gennaro è un santo che
a sta cuore ai napoletani, anche a tanti giovani: vogliamo
contribuire a stimolare nuova creatività. E' una grande
occasione, uno spazio in cui noi possiamo chiedere ai giovani di
interpretare una nuova pasticceria più leggera e profumata"
spiega l'amministratore delegato della Antimo Caputo srl
(marchio Mulino Caputo). "Non abbiamo mai mollato - aggiunge
Antimo Caputo - crediamo nell'artigianalità e nella capacità dei
ragazzi di mettersi in gioco e proporre cose nuove". Insomma un
investimento in risorse umane e territorio.
Per assaggiare il dolce vincitore bisognerà andare a Padova,
ma per degustare le proposte degli altri finalisti, sarà
sufficiente un tour napoletano, con una puntata capitolina. A
Roma, infatti, gestisce la gelateria e pasticceria Dare, Veruska
Cardellichhio, che ha presentato in gara Dolce Lilina (dedicato
alla nonna napoletana), un semifreddo allo zabaione con inserto
al lampone e croccante al pistacchio. Sono napoletani Raffaele
Cristiano, dell'omonima pasticceria, Carlotta Garofalo, titolare
de La Carlotteria, Giorgio Maiorano, de La Forneria, Raffaele
Mignone, dell'omonima pasticceria di famiglia e Armando
Scaturchio, della Pasticceria Armando Scaturchio.
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