È quasi una sfida tra chi l'ha
inventato prima. Di certo a Sorrento si contendono la nascita i
Iaccarino, con Don Alfonso dello stellato Don Alfonso 1890 e gli
antenati de Il Parrucchiano, locale storico di Sorrento. Ma a
dire "l'abbiamo inventato noi" ecco ora la città di Amalfi.
I cannelloni, che fanno il paio con gli gnocchi alla
sorrentina, sono ora patrimonio dell'umanità. Certo i primi
difficilmente li hanno in carta i ristoranti, mentre gli gnocchi
si trovano in tutto il mondo e se li nomini pensi subito a
Sorrento. Ecco però che spunta una inedita sfida tra Sorrento ed
Amalfi: si disputerà il 10 agosto presso il Grand hotel Due
Golfi - Sant'Agata sui due Golfi. Con la consulenza dello chef
Enrico Cosentino, si festeggerà il centenario della "nascita"
del cannellone amalfitano con quello sorrentino.
L'invenzione dei cannelloni ad Amalfi, come ricorda il
giornalista e scrittore Gaetano Afeltra nel libro "Com'era bello
nascere nel lettone", edito da Rizzoli nel 1991, è datata in
quel giorno di agosto del 1924. L'invenzione dei cannelloni
sorrentini, secondo la leggenda, sarebbe datata in precedenza,
ma i racconti si diradano non focalizzando una data certa.
Sarà una serata ospitata nel suggestivo scenario del Grand
hotel Due Golfi nel ristorante "Il Vespero". In passerella il
cannellone amalfitano realizzato dallo staff di cucina
dell'albergo di Sant'Agata coordinato dallo chef Carlo De
Gregorio e il cannellone sorrentino elaborato con l'antica
ricetta dalle brigate di cucina dell'hotel La Favorita e del
ristorante "'O Parrucchiano" della Famiglia Manniello, con il
coordinamento dello chef stellato Domenico Iavarone.
L'evento, patrocinato dai Comuni di Amalfi, Sorrento e Massa
Lubrense, finalizzato anche alla raccolta fondi per alimentare
le attrezzature dell'Istituto San Paolo di Sorrento, che
affianca la manifestazione, articolata con una cascata di
cannelloni nelle due versioni ed un piatto ideato da Enrico
Cosentino e realizzato dallo staff di cucina del Grand hotel Due
Golfi: trancio di spigola su guazzetto di ceci e calamaretti
"spillo"; blunoise ai due pomodori con pesto amalfitano.
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