Il World Wide Web Consortium (W3c), un'associazione fondata dal padre del web, Tim Berners-Lee, vorrebbe far sparire da qualsiasi sito i cookie di terze parti, le 'tracce' che gli utenti lasciano durante la navigazione. Il consorzio ha pubblicato un articolo sul proprio blog facendo riferimento alla recente scelta di Google di non eliminare il supporto per i cookie di terze parti da Chrome, a differenza di quanto aveva promesso. Secondo il W3c, la decisione potrebbe causare un impatto negativo sulla privacy e per questo auspica che l'azienda californiana cambi idea. I cookie di terze parti, piccoli file di testo che vengono memorizzati sul dispositivo dell'utente, sono spesso utilizzati per tracciare la navigazione online e mostrare annunci pubblicitari personalizzati.
Il World Wide Web Consortium spiega che sebbene possano essere utili per alcune funzionalità, come il login automatico o l'aggiunta di prodotti al carrello, rappresentano una seria minaccia per la sicurezza degli utenti. "Inoltre, il tracciamento e la successiva raccolta e intermediazione di dati possono supportare il micro-targeting di messaggi politici, che può avere un impatto negativo sulla società" sottolinea il consorzio. Il W3c ha lavorato con Google proprio per individuare delle alternative possibili ai cookie di terze parti. L'annuncio del colosso americano ha di fatto vanificato questi sforzi.
"Continueremo a offrire il nostro aiuto a coloro che cercano di migliorare il web e speriamo che tutti i browser vorranno lavorare in modo collaborativo per far sì che ciò accada" si legge sul sito. Mozilla e Apple, con i loro browser Firefox e Safari, hanno già bloccato i cookie di terze parti per impostazione predefinita.
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