Collaborazione tra Consob e Google
Italia per proteggere gli utenti dalle frodi finanziarie:
l'Autorità e la piattaforma digitale hanno infatti sottoscritto
un'intesa che ha lo scopo di contrastare le pubblicità che
offrono servizi finanziari abusivi su siti internet e social.
L'obiettivo della Consob è ora di estendere l'accordo ad altre
piattaforme. "L'Autorità sta cercando di andare oltre il suo
ruolo di stopper", grazie anche alla collaborazione con le
grandi piattaforme digitali affinché esse stesse riescano,
attraverso i propri algoritmi, "ad intercettare le pubblicità
che offrono servizi finanziari abusivi" sul web e sui social, ha
annunciato stamani il commissario della Consob, Federico
Cornelli, intervenendo in occasione dell'evento 'La tutela del
risparmio al tempo dei social- Frodi finanziarie e nuove
tecnologie digitali', che si è svolto a Roma, organizzato dalla
stessa Consob insieme a all'Università Sapienza di Roma. Finora
- ha rimarcato Cornelli - sono 1.200 i siti oscurati dalla
Consob a partire dall'esteta 2019 per abusivismo finanziario. Si
tratta di siti "in cui sono state trovate cose che non andavano,
anche sulla base del Tuf (il Testo unico delle disposizioni in
materia di intermediazione finanziaria, ndr)", un "numero
rilevante, non piccolo". "Noi scriviamo agli operatori di rete
affinché stacchino il sito - ha aggiunto -, poi procediamo a
dare le sanzioni previste dalle norme". Ma "molti di questi
signori si trovano spesso all'estero, in Paesi non Ue" ha
precisato. La collaborazione con le piattaforme, a partire da
Google, che controlla anche YouTube, può ora rappresentare "un
filtro". Secondo Cornelli, infatti, l'educazione finanziaria "si
affronta giocando in squadra, con tutti gli attori sul tavolo"
La collaborazione con Google è quindi "un primo passo".
"Speriamo - ha aggiunto - che si allarghi anche con Meta" e ad
altre piattaforme, per mettere ulteriormente "un po' in difesa
il nostro risparmio".
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