"Siamo in presenza di una sfida senza
precedenti, ma ci sono delle possibilità per ridurre l'impatto
non virtuoso di questa innovazione". Lo ha detto il
sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, nel corso del
convegno "L'etica dell'intelligenza artificiale" in Sala
Zuccari, a Palazzo Giustiniani.
"Siamo nella fase in cui è necessario adottare delle regole:
non per una limitazione, ma per regolamentare il flusso - ha
argomentato Barachini -. Lo stiamo facendo con una visione
italiana allineata alla visione europea. Oggi nelle commissioni
del Senato si sta discutendo un disegno di legge al quale
abbiamo contribuito come dipartimento. Sull'editoria abbiamo
sviluppato tre punti, a partire dalla difesa del copyright. Poi
la riconoscibilità dei contenuti umani, che hanno un
responsabile. Questo è un aspetto centrale per migliorare la
comprensione dei cittadini, che non è così scontata perché tutti
gli studi che abbiamo condotto hanno segnalato che solo un
italiano su due ha le conoscenze per capire cosa è una fake
news".
"Ancora più complicato è il fenomeno del deepfake, che può
essere drammatico per la vita democratica - ha sottolineato
ancora Barachini -. Sull'etica si lavora su tanti fronti: stiamo
operando con la moral suasion perché ogni realtà abbia un codice
etico. Lo ha varato l'agenzia ANSA che addirittura utilizza una
tecnica di watermarking, una filigrana posizionata su blockchain
che fa in modo che quella notizia non possa essere modificata da
alcuno. Ci sono codici approvati dal Sole 24 Ore, codici che
stanno vendendo applicati da Rcs".
"C'è un grande interesse del mondo digitale per l'editoria
italiana, ma servono alcune misure - ha proseguito il
sottosegretario -. Penso che innovazione e competitività possono
andare insieme al tema della costruzione di una reputazione e di
un futuro che preservi un know how. Seguendo le vicende dell'AI
Act abbiamo capito che sarebbero serviti tempi lunghi e abbiamo
cercato di anticiparli. Abbiamo inserito una novità, che nell'AI
Act non c'è, cioè il reato di deep fake perché crediamo che
questo sia un grande rischio per il processo democratico".
"Ci dobbiamo occupare anche del lato positivo
dell'intelligenza artificiale, proteggendo i ricercatori
italiani che sono all'avanguardia in questo settore", ha
sottolineato ancora Barachini. "Il tema è salvaguardare
l'integrità del sistema informativo - ha aggiunto -. Non si
tratta di sovranismo o identità nazionale, ma di difendere la
legalità europea e italiana per evitare di rimanere preda di
meccanismi algoritmici che arrivano da paesi molto lontani e con
bilanciamenti democratici meno solidi de nostri".
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