Lo sviluppo dell'intelligenza
artificiale e i rischi ad esso associati non possono essere
lasciati "ai capricci" del mercato. E' l'avvertimento degli
esperti delle Nazioni Unite che chiedono strumenti di
cooperazione internazionale senza però arrivare a un'agenzia di
governance globale. Quasi un anno fa, il segretario generale
dell'Onu Antonio Guterres ha istituito questa commissione di una
quarantina di esperti nel campo della tecnologia, del diritto e
della protezione dei dati personali, provenienti dal mondo
accademico, dai governi o anche dal settore privato come
Microsoft, Google Alfabeto e OpenAI. Il loro rapporto finale,
pubblicato pochi giorni prima del Summit for the Future a New
York, rileva "il deficit nella governance globale in materia di
intelligenza artificiale" e la virtuale esclusione dei paesi in
via di sviluppo dalle discussioni su un tema esistenziale. La
natura "transfrontaliera" di queste tecnologie "richiede un
approccio globale", insiste il comitato. Guterres ha ribadito
questa settimana che "l'intelligenza artificiale deve servire
l'umanità in modo equo e sicuro. Se non controllati, i pericoli
posti da questa tecnologia potrebbero avere gravi implicazioni
per la democrazia, la pace e la stabilità".
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