In un mondo digitale in cui l'intelligenza artificiale sta plasmando sempre più la creazione di contenuti, Google si impegna a garantire la trasparenza e la tracciabilità delle informazioni online. L'azienda ha annunciato importanti passi avanti nell'adozione della tecnologia di provenienza dei contenuti C2pa, la 'Coalition for Content Provenance and Authenticity', di cui è membro del comitato direttivo.
I nuovi strumenti di Big G permetteranno di capire se un contenuto, come una foto o un video, è stato creato da una fotocamera, modificato con un software o generato dall'intelligenza artificiale. Le novità saranno portate su Cerca, Google Lens e la funzione "Cerchia e cerca" su Android e mostreranno nella finestra "informazioni su questa immagine" l'origine dei file. Google ha collaborato allo sviluppo della nuova versione dello standard tecnico, la 2.1, che offre maggiore sicurezza contro le manomissioni, garantendo l'autenticità delle informazioni.
Nei prossimi mesi, implementerà la tecnologia Content Credentials 2.1 in alcuni dei suoi prodotti chiave come la Ricerca e YouTube. A riguardo della prima, la funzione "informazioni su questa immagine" mostrerà se un'immagine è stata creata o modificata con strumenti di intelligenza artificiale. Su YouTube, gli spettatori potranno sapere quando i contenuti sono stati prodotti con una telecamera oppure realizzati da un software digitale. Dalle pagine del proprio blog ufficiale, Laurie Richardson, Vice President, Trust & Safety di Google ha ricordato l'importanza di tutto l'ecosistema nel seguire le direttive della coalizione C2pa: "Sappiamo che non esiste una soluzione miracolosa per tutti i contenuti online, quindi collaborare con altri nel settore è fondamentale per creare soluzioni sostenibili e interoperabili". Un impegno che si affianca ad altre iniziative di Google per la trasparenza e lo sviluppo responsabile dell'intelligenza artificiale, come SynthId, una filigrana per contenuti generati dall'IA.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA