Hacker russi si sono infiltrati nelle e-mail dei clienti Microsoft in una intrusione avvenuta circa sei mesi fa. Lo ha riferito, secondo Reuters online, il gigante tecnologico che per questo cyberattacco è stato audito nella persona del presidente Brad Smith dal Congresso americano.
L'ammissione - osserva la testata - sottolinea l'ampiezza della violazione in quanto Microsoft deve affrontare un crescente controllo normativo sulla sicurezza del suo software e dei suoi sistemi contro le minacce straniere. Un'altra violazione è stata subita dai sistemi Microsoft lo scorso anno da un presunto gruppo di hacker cinesi. Il governo russo non ha mai risposto alle accuse di Microsoft, l'azienda di Redmond ha affermato che gli hacker hanno preso di mira anche i ricercatori di sicurezza informatica che stavano indagando sulle azioni del gruppo di cyberattaccanti russi. "Stiamo mandando notifiche ai clienti che sono stati vittima delle minacce di Midnight Blizzard, ci impegniamo a condividere le informazioni", ha affermato un portavoce di Microsoft. L'azienda ha anche detto che condividerà le e-mail compromesse con i propri clienti ma non ha specificato quanti clienti sono stati colpiti, né quante e-mail potrebbero essere state rubate.
A gennaio la società aveva affermato che Midnight Blizzard aveva avuto accesso ad "una percentuale molto piccola" degli account di posta elettronica aziendali. Quattro mesi dopo ha affermato che quegli hacker stavano ancora cercando di entrare.
Al Congresso Usa all'inizio di questo mese il presidente di Microsoft Brad Smith ha affermato che la società sta lavorando per rivedere le sue pratiche di sicurezza.
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