La Russia, in primis, ma anche la
Cina e l'Iran proveranno a influenzare le elezioni americane del
prossimo novembre. Le operazioni, anche se a rilento rispetto
alle passate tornate lettorali, sono già iniziate da circa due
mesi. Oltre ai deepfake, i video finti fatti con l'Intelligenza
artificiale, preoccupa l'incremento degli audio falsi. Sono le
osservazioni contenute nel nuovo rapporto del Microsoft Threat
Intelligence, la divisione dell'azienda tecnologica che si
occupa di sicurezza.
"Le operazioni di influenza russa - spiegano i ricercatori -
hanno avuto uno slancio negli ultimi due mesi con almeno 70
attori russi coinvolti nella disinformazione focalizzata
sull'Ucraina, utilizzano i media tradizionali e i social". Ad
esempio, l'attore che Microsoft identifica come Storm-1516, ha
"riciclato con successo le narrazioni anti-ucraine nel pubblico
statunitense utilizzando uno schema in più lingue". Secondo il
rapporto, la Cina invece utilizza un approccio a più livelli:
sfrutta le divisioni socio-politiche esistenti e allinea i suoi
attacchi con interessi di parte per incoraggiare la circolazione
di notizie false.
Il rapporto fa un accenno anche all'Iran alla luce del
conflitto in corso in Medio Oriente che potrebbe portare ad "una
evoluzione degli obiettivi di Teheran verso gli Stati Uniti".
"Il comportamento passato - spiegano i ricercatori - suggerisce
che probabilmente lancerà operazioni a ridosso del giorno delle
elezioni Usa. La strategia di interferenza elettorale dell'Iran
adotta un approccio distinto: combinare operazioni informatiche
e di influenza per ottenere un impatto maggiore". Infine,
secondo l'analisi, più che i video finti avranno un peso nelle
campagne di disinformazione gli audio falsi, in particolare
quelli che "sembrano provenire da un ambiente privato, come una
telefonata".
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