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Tanti piccoli impatti sono efficaci per deviare un asteroide

Tanti piccoli impatti sono efficaci per deviare un asteroide

Lo dicono i frammenti espulsi dopo l’impatto della missione Dart

01 marzo 2025, 09:04

di Benedetta Bianco

ANSACheck
La missione Dart della Nasa ha colpito l’asteroide Dimorphos il 26 settembre 2022 (fonte: NASA/ESA/STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La missione Dart della Nasa ha colpito l’asteroide Dimorphos il 26 settembre 2022 (fonte: NASA/ESA/STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per deviare un asteroide in rotta di collisione con la Terra, tanti piccoli impatti sarebbero più efficaci rispetto a un’unica grande collisione: a rivelarlo è l’analisi dei frammenti espulsi dopo lo scontro della missione Dart della Nasa, che il 26 settembre 2022 ha colpito l’asteroide Dimorphos nel primo test di difesa planetaria.

La nuova strategia è descritta in  due studi pubblicati sulla rivista Nature Communications, guidati da Fabio Ferrari del Politecnico di Milano e da Masatoshi Hirabayashi del Georgia Institute of Technology americano, che per l’Italia hanno visto la partecipazione anche di Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Agenzia Spaziale Italiana, Università di Bologna e Università di Padova.

“Utilizzando le immagini del telescopio spaziale Hubble (di Nasa e Agenzia Spaziale Europea) e simulazioni numeriche avanzate, abbiamo stimato la massa, la velocità e la dimensione dei frammenti”, dice Ferrari. “Abbiamo scoperto che queste strutture derivano dall’interazione dinamica tra i frammenti, la gravità del sistema binario composto dai due asteroidi Didymos e Dimorphos, e la pressione esercitata dalla radiazione solare: comprendere questi processi – conclude il ricercatore – è fondamentale per migliorare le strategie di difesa planetaria”.

Ma i ricercatori hanno anche scoperto che la forma dell’asteroide può fare la differenza: la forma schiacciata di Dimorphos ha, infatti, ridotto l’efficienza della deviazione del 56%. Questo perché più è grande l’impatto, più questo è influenzato dall’inclinazione della superficie. “L'invio di più oggetti di piccole dimensioni non solo consente di ottenere una maggiore spinta dell'asteroide – commenta Hirabayashi – ma anche di risparmiare sui costi operativi e di aumentare la flessibilità della tattica per la deviazione”.

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