Il valore può nascondersi, tanto da essere invisibile a molti: parliamo di innovazione sociale, ossia la capacità di usare le tecnologie più moderne per rispondere alle sfide della società e allo stesso tempo creare ricchezza. Nella quinta e ultima puntata della serie podcast ‘Converging Skills - Dove nasce l'innovazione’ per esplorare le declinazioni del trasferimento tecnologico ne parliamo con Laura Orestano, Ceo di SocialFare.
“Con innovazione sociale intendiamo l’innovazione che risponde alle sfide sociali contemporanee, ad esempio il poter vivere meglio in comunità, il ridurre le disuguagliane o accompagnare le persone in stato di fragilità”, ha detto Orestano, che dopo aver collaborato a lungo in molte aziende tecnologiche e innovative ha dato vita al primo centro per l’Innovazione sociale in Italia, SocialFare, e che può essere definita una ‘value-buster’ o cacciatrice di valore. Non propriamente trasferimento tecnologico, ma che vede alle tecnologie con un mezzo per rispondere ai bisogni sociale e che idealmente chiude questo percorso articolato in 5 puntate per comprendere il trasferimento tecnologico attraverso alcuni dei protagonisti dell’evento Converging Skill organizzato dall’Università di Pisa dal 26 al 29 giugno, con una preview il 12 giugno, per mettere a confronto le tante voci del settore.
Tendiamo spesso a confondere il valore con il prezzo e viceversa o misurarlo con parametri puramente economici, ma c’è un valore nascosto nelle relazioni tra le persone: “un valore che molto spesso non viene visto”, ha detto Orestano. Valori ‘invisibili’ che possono diventare ricchezza per tutti, ad esempio un recente servizio sviluppato proprio con il sostegno di SocialFare per dare accesso alle psicoterapie a italiani espatriati e che non possono trovare psicologi in grado di parlare la stessa lingua o condividere lo stesso vissuto culturale o una app svedese per favorire l’integrazione dei nuovi arrivati.
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