Grazie a una delle spedizioni più vaste e ambiziose mai compiute nell’Oceano Pacifico, è stato scoperto uno strano polpo che fluttua e rimbalza sul fondale oceanico all’incredibile profondità di circa 4.800 metri. Il suo bizzarro modo di spostarsi ricorda quello di un fantasmino e le volte in cui è stato osservato prima d’ora si possono contare sulle dita di una mano.
La spedizione Trans Pacific Transit, guidata dall’Università dell’Australia Occidentale, si è svolta in più riprese tra giugno 2023 e gennaio 2024, coprendo oltre 38mila chilometri e mappando quasi 374mila chilometri quadrati di fondale oceanico, più o meno le dimensioni del Giappone.
I ricercatori guidati da Alan Jamieson sono riusciti a riprendere, tra le altre incredibili creature incontrate, un polpo appartenente alla specie Cirrothauma magna, detto anche ‘testa di gelatina dagli occhi grandi’, che si muoveva in un ambiente caratterizzato da temperature gelide, una pressione enorme e oscurità permanente. Il suo stranissimo sistema di locomozione lo fa rimbalzare sul fondo e, all’apice di ogni rimbalzo, il polpo allarga i suoi tentacoli gonfiando la membrana che li separa e atterra poco più avanti, per poi ricominciare.
L’obiettivo della Trans Pacific Transit era studiare la diversità della vita che abita le profondità marine. Oltre al polpo fluttuante, i ricercatori si sono imbattuti anche in cetrioli di mare trasparenti trovati a profondità ancora maggiori,circa 5.200 metri, eteree meduse pettine, simili a sacchetti di plastica che fluttuano nell’acqua, e un particolare pesce lucertola dalla pinna alta, catturato mentre si stacca dal fondale per risalire da una profondità di 5mila metri.
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