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Le cornacchie possono contare a voce alta come gli umani

Le cornacchie possono contare a voce alta come gli umani

Un esperimento dimostra capacità simili a quelle dei bambini

29 maggio 2024, 07:31

di Elisa Buson

ANSACheck

Primo piano di una cornacchia (fonte: Alexis Lours, da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le cornacchie possono contare a voce alta, emettendo uno specifico numero di vocalizzi in risposta a stimoli visivi o uditivi. Questa loro capacità è paragonabile a quella dei bambini alle prime armi con i numeri, ed è caratterizzata da un elevato grado di controllo mai osservato prima in nessun'altra specie animale. Lo dimostra uno studio pubblicato su Science dai ricercatori dell'Istituto di Neurobiologia dell'Università di Tubinga, in Germania.

La capacità di contare ad alta voce implica non solo la comprensione dei numeri, ma anche un controllo vocale mirato allo scopo di comunicare. Gli esseri umani imparano fin da piccoli a usare la parola per esprimere numeri e comunicare quantità. Agli inizi, però, serve un po' di tempo per riuscire ad associare le parole che esprimono i numeri cardinali alle quantità corrispondenti: per questo talvolta i bambini sbagliano e invece di contare "uno, due, tre" possono dire "uno, uno, tre", emettendo il giusto numero di vocalizzi ma confondendo le parole.

Per comprendere meglio l'origine biologica di questa capacità, i ricercatori hanno deciso di condurre uno studio sulle cornacchie, che sanno contare e hanno ottimo controllo vocale. Per verificare se fossero in grado di combinare queste due abilità, i neuroscienziati hanno addestrato tre esemplari a produrre un numero variabile di vocalizzi (da uno a quattro) in risposta a certi simboli visivi o segnali sonori. Una volta prodotto il numero richiesto di versi, le cornacchie dovevano beccare un bersaglio per indicare che avevano finito.

Durante l'esperimento, tutti e tre gli uccelli sono riusciti a produrre il numero di versi corretto in risposta agli stimoli ricevuti. Il tempo di reazione e le caratteristiche del primo verso cambiavano in base al numero di vocalizzi che l'animale doveva produrre. "Ciò indica che, in base alle informazioni che ricevono, le cornacchie formano un concetto numerico astratto con cui pianificano le loro vocalizzazioni prima di emetterle", spiega il fisiologo Andreas Nieder.

Talvolta i volatili hanno sbagliato emettendo un verso in eccesso o in difetto. Simili errori di conteggio, spiegano i ricercatori, sono dovuti al fatto che le cornacchie perdono il conto dei richiami già effettuati o ancora da produrre. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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