/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il Dna delle farfalle è inalterato da 250 milioni di anni

Il Dna delle farfalle è inalterato da 250 milioni di anni

Fa luce sui meccanismi dell’evoluzione

23 febbraio 2024, 09:46

di Benedetta Bianco

ANSACheck

Il Dna delle farfalle è inalterato da 250 milioni di anni (fonte: Edwin Dalorzo, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Dna delle farfalle è inalterato da 250 milioni di anni (fonte: Edwin Dalorzo, Flickr) -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Dna delle farfalle è inalterato da 250 milioni di anni (fonte: Edwin Dalorzo, Flickr) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Dna delle farfalle e delle falene è rimasto praticamente inalterato a partire da 250 milioni di anni fa, quando volava il loro ultimo antenato comune, e questo nonostante ci siano oltre 160mila specie nel mondo, molto diverse tra loro. La scoperta arriva dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution e guidato dall’Istituto di ricerca britannico Wellcome Sanger, che ha permesso di analizzare e confrontare oltre 200 Dna completi di farfalle e falene. I risultati consentono di fare luce sui meccanismi che governano l’evoluzione e potranno anche aiutare a migliorare gli sforzi per la conservazione delle specie e per la protezione della biodiversità.

Farfalle e falene, che appartengono all'ordine dei lepidotteri, rappresentano il 10% di tutte le specie animali note. Sono impollinatori estremamente importanti e indicatori fondamentali dello stato di salute di molti ecosistemi. Per cercare di comprendere i processi alla base della loro evoluzione, i ricercatori guidati da Charlotte Wright sono partiti dall’identificazione di 32 elementi ancestrali che costituiscono i cromosomi di farfalle e falene, scoprendo che nella maggior parte delle specie sono rimasti intatti  negli ultimi 250 milioni di anni.

“È sorprendente: ciò mette in discussione l’idea che i cromosomi stabili possano limitare la diversificazione delle specie”, commenta Wright. "In effetti, questa caratteristica potrebbe invece essere la base sulla quale si costruisce la diversità”. 

L’analisi ha però portato anche alla scoperta di un raro sottoinsieme di specie, tra cui le cosiddette ‘farfalle blu’ e le farfalle bianche, che si nutrono delle piante di cavolo, che hanno infranto questo schema: il loro Dna, infatti, ha subito un vasto rimescolamento che ha compreso anche la rottura e la fusione dei cromosomi. Il prossimo passo sarà capire cosa differenzia queste specie dalle altre.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza