Dalle cavigliere vibranti per aiutare chi è colpito da Parkinson, fino ai più innovativi esoscheletri passando dalle tecnologie per aiutare chi ha gravi problemi di udito: Intelligenza Artificiale e robotica stanno aprendo le porte a ‘Il corpo artificiale’, un tema raccontato nel nuovo libro di Simone Rossi e Domenico Prattichizzo che si è aggiudicato il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione assegnato nell’ambito del Galileo Festival di Padova.
Le più moderne tecnologie della robotica indossabile hanno permesso in questi anni di innovare profondamente la qualità della vita di chi, ad esempio, ha perso un arto oppure ha subito traumi spinali o è soggetto a patologie neurologiche. Tecnologie che stanno permettendo di ‘aumentare’ il nostro corpo. In ‘Il corpo artificiale’ (Raffaello Cortina Editore, 160 pagine, 18 euro) Simone Rossi, neurologo e neurofisiologo clinico dell’Università degli Studi di Siena, e Domenico Prattichizzo esperto di Robotica e Automatica e delegato del rettore per il trasferimento tecnologico dell’Università di Siena, raccontano come queste sfide siano legate alle neuroscienze, fondamentali per capire come il cervello sia in grado di riadattarsi plasticamente a componenti del corpo del tutto nuove.
È quindi imprescindibile che neuroscienze e ingegneria lavorino e crescano insieme, in una contaminazione produttiva. Il libro si è aggiudicato la seconda edizione del Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione promosso da ItalyPost e gruppo Nord Est Multimedia scelto da una giuria di 200 lettori in una lista di 5 finalisti che vedeva anche ‘Luna laboratorio di pace’ (Egea) di Simonetta Di Pippo, ‘Io & Ia: Mente, cervello e GPT’ (Rubbettino) di Riccardo Manzotti e Simone Rossi, ‘Io le patate le bollo vive’ (Einaudi) di Roberto Sitia e Giuliano Grignaschi, e ‘L’Asia al centro del cambiamento’ (Treccani) di Giuseppe Gabusi.
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