I vestiti che indossiamo ogni giorno potrebbero presto essere in grado di catturare e registrare i movimenti del corpo, grazie a circuiti elettrici integrati nelle cuciture: questi abiti smart potrebbero aiutare a migliorare il livello di esercizio fisico e a monitorare fisioterapia e riabilitazione svolta in autonomia a casa. Il risultato arriva dallo studio delle Università britanniche di Bath e di Bristol presentato alla Conferenza sulla progettazione di sistemi interattivi di Copenhagen e pubblicato nella biblioteca digitale Acm, il più grande database sui temi dell’ingegneria dell’informazione e dell’informatica.
Nonostante i progressi significativi compiuti negli ultimi anni nel campo dell’abbigliamento interattivo, spesso i vestiti basati su queste tecnologie mancano della robustezza e del comfort dei tessuti tradizionali. Per superare questo problema, i ricercatori guidati da Olivia Ruston dell’Università di Bath hanno ideato un metodo per utilizzare le cuciture come sensori di movimento, mantenendo quindi i vantaggi dei normali indumenti. Nelle cuciture, infatti, sono inseriti circuiti a basso voltaggio alimentati da una bobina di ricarica in modalità wireless, senza fili, grazie a uno smartphone tenuto in tasca.
In un esperimento che ha coinvolto 14 volontari, questo approccio è stato in grado di classificare con successo 8 esercizi per le braccia con una precisione dell'84%. “Abbiamo dimostrato che le comuni cuciture possono svolgere un buon lavoro di rilevamento del movimento”, afferma Mike Fraser dell’Università di Bristol, co-autore dello studio. “Ciò significa che è possibile realizzare indumenti ‘smart’ senza modificare i processi di produzione esistenti”.
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