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Le scottature solari dovute ai danni all'Rna, non al Dna

Le scottature solari dovute ai danni all'Rna, non al Dna

Studio,verso nuove strategie per proteggere la pelle da raggi Uv

23 gennaio 2025, 09:43

di Elisa Buson

ANSACheck
La molecola di Rna (fonte: Baxley/JILA and Talbott/NIST) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La molecola di Rna (fonte: Baxley/JILA and Talbott/NIST) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La pelle arrossata che scotta, la sensazione di bruciore, il dolore: a scatenare i sintomi acuti delle scottature solari sono i danni provocati dai raggi ultravioletti all'Rna, e non quelli causati al Dna: lo dimostra uno studio condotto sui topi e su cellule di pelle umana dai ricercatori dell'Università di Copenhagen e della Nanyang Technological University di Singapore. I risultati, pubblicati sulla rivista Molecular Cell, permetteranno di riscrivere una pagina importante della dermatologia, aprendo la strada a nuove strategie di prevenzione dai danni solari.

"I libri di testo dicono che le scottature solari danneggiano il Dna, portando alla morte cellulare e all'infiammazione, ma in questo studio siamo rimasti sorpresi nello scoprire che a causare gli effetti acuti delle scottature solari è il danno all'Rna, non al Dna", spiega la prima autrice dello studio, Anna Constance Vind dell'Università di Copenhagen. "Il danno al Dna è grave perché le mutazioni vengono trasmesse alla progenie delle cellule, mentre il danno all'Rna avviene continuamente e non causa mutazioni permanenti. Per questo eravamo soliti pensare che l'Rna fosse meno importante, finché il Dna è intatto. Ma in realtà, i danni all'Rna sono i primi a innescare una risposta alle radiazioni Uv".

Lo studio dimostra che i danni alle molecole di Rna messaggero (la 'copia carbone' del gene che fa da stampo per la produzione della proteina corrispondente) innescano una risposta nei ribosomi (gli organelli cellulari che traducono l'mRna in proteina) che viene orchestrata dalla proteina Zak-alfa. In pratica si attiva un sistema di sorveglianza interno alla cellula che rileva il danno all'Rna portando al reclutamento di cellule immunitarie e all'infiammazione della pelle.

"Abbiamo scoperto che la prima cosa a cui le cellule rispondono dopo essere state esposte alle radiazioni Uv è il danno all'Rna, e che questo è ciò che innesca la morte cellulare e l'infiammazione della pelle", afferma il coordinatore dello studio, Simon Bekker-Jensen dell'ateneo danese.

"Il fatto che il Dna non controlli la risposta iniziale della pelle alle radiazioni Uv, ma che qualcos'altro lo faccia e che lo faccia in modo più efficace e più rapido, è un vero e proprio cambio di paradigma", aggiunge Vind.

 "Molte malattie infiammatorie della pelle sono aggravate dall'esposizione al sole - ricorda Franklin Zhong della Nanyang Technological University - Quindi, comprendere come la nostra pelle risponde a livello cellulare ai danni Uv apre le porte a trattamenti innovativi per alcune condizioni croniche della pelle".

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