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Completato il Dna della prima cellula sintetica di lievito

Completato il Dna della prima cellula sintetica di lievito

Dopo oltre 10 anni di lavoro,pietra miliare per la biotecnologia

24 gennaio 2025, 09:11

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Cellule di lievito (fonte: Ernesto Del Aguila III, NHGRI/NIH da Flickr PDM 1.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cellule di lievito (fonte: Ernesto Del Aguila III, NHGRI/NIH da Flickr PDM 1.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo oltre un decennio di lavoro, è stato completato l'ultimo dei cromosomi che formano il Dna della prima cellula sintetica di un organismo diverso dai batteri: il lievito Saccharomyces cerevisiae. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Communications, costituisce una pietra miliare per la biotecnologia, fornendo preziose informazioni su come i cromosomi possono essere progettati e costruiti da zero, e infine corretti. Lo studio, guidato dall'australiana Macquarie University, permetterà di ottenere organismi più resilienti deputati alla produzione di alimenti e farmaci, ma apre anche a potenziali applicazioni di ingegneria genetica per piante e mammiferi.

"Questo è un momento fondamentale per la biologia sintetica: è l'ultimo tassello di un puzzle che impegna i ricercatori di questo campo ormai da molti anni", afferma Isak Pretorius, che ha coordinato la ricerca insieme a Ian Paulsen. "Costruendo ed effettuando con successo la correzione del cromosoma sintetico finale - aggiunge Paulsen - abbiamo contribuito a completare una potente piattaforma per la biologia ingegneristica, che potrebbe rivoluzionare il modo in cui produciamo medicinali, materiali sostenibili e altre risorse vitali".

I ricercatori hanno utilizzato tecniche all'avanguardia per la costruzione e la modifica del genoma, come la Crispr D-Bugs, che permette di scansionare il Dna alla ricerca di problemi o 'bug', come sono chiamate le anomalie nell'ambito della programmazione informatica. Grazie a questo metodo, è stato possibile trovare e correggere gli errori genetici fatti in fase di progettazione, che influivano sulla capacità di crescita del lievito. Uno dei risultati più importanti è stata, infatti, la scoperta che alcune 'costruzioni' non funzionavano, poiché interferivano con l'attivazione e lo spegnimento di geni fondamentali.

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