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Malattie rare per una persona su 2000, nasce Commissione Lancet

Malattie rare per una persona su 2000, nasce Commissione Lancet

Remuzzi (Mario Negri) tra 27 membri. Urgenti farmaci e agenzia Ue

ROMA, 25 febbraio 2025, 12:12

Redazione ANSA

ANSACheck
Giuseppe Remuzzi, direttore dell 'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giuseppe Remuzzi, direttore dell 'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Complesse e diffuse, le malattie rare colpiscono una persona ogni 2.000 abitanti. Oggi ne conosciamo oltre 7.000 diverse fra loro, "rappresentano una sfida globale che richiede una risposta globale". Così la rivista scientifica The Lancet spiega la nascita della Lancet Commission on Rare Diseases, Commissione internazionale sulle Malattie Rare per migliorare la vita delle persone con queste patologie e stimolare un'azione mondiale. La Commissione riunisce 27 esperti provenienti da sei continenti: Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, è l'unico italiano a farne parte.

In Italia sono circa due milioni le persone che hanno a che fare con queste patologie e insieme alle famiglie affrontano sfide comuni e devastanti. L'Istituto Mario Negri, con la creazione del Centro di Ricerche Cliniche per le malattie rare "Aldo e Cele Daccò", è stato il primo, oltre 30 anni fa, ad occuparsi di malattie rare, svolgendo un ruolo pionieristico, quando in Italia non esisteva pressoché nulla e in Europa erano in pochi a rispondere ai bisogni di questi ammalati.

 "Lo studio delle malattie rare è una priorità di sanità pubblica, perché tutti gli ammalati hanno il diritto di avere lo stesso tipo di trattamento - commenta Remuzzi - Prendere parte alla Commissione sarà l'occasione per fare il punto sui farmaci "orfani", lavorando perché l'industria farmaceutica continui ad essere incentivata a investire su questi farmaci anche se sono destinati a pochi pazienti, perché qualche volta la ricerca, anche industriale, nel campo delle malattie rare ha ricadute inaspettate sul benessere di tanti ammalati".

È urgente inoltre, spiega l'esperto, creare una European Medicines Facility, un'agenzia europea pubblica per farmaci, vaccini e ricerca biomedica che stabilisca le priorità sanitarie dell'Ue nell'interesse pubblico: "Questa infrastruttura permetterebbe all'Europa di destinare alla ricerca sui farmaci finanziamenti dedicati, non straordinari rispetto alle disponibilità europee, anche con l'ambizione di produrre farmaci essenziali e per le malattie rare".

La Commissione Lancet seguirà cinque aspetti chiave: etica e moralità, dati e metriche, sistemi sociali e sanitari, percorsi clinici e competenza professionale. 
   

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