"Non bastano i 900 milioni di euro
destinati al Fondo sanitario nazionale nel 2025, come stabilito
nella Legge di Bilancio presentata dal governo. Per porre le
basi e iniziare un processo di rafforzamento del servizio
sanitario, con la gradualità purtroppo necessaria fino al
raggiungimento degli standard degli altri Paesi europei, servono
almeno 10 miliardi da investire immediatamente".
È la richiesta che arriva dalle 75 società scientifiche
riunite nel Forum delle società scientifiche dei clinici
ospedalieri ed universitari italiani (Fossc).
"L'universalismo, l'equità e l'uguaglianza, che da sempre
caratterizzano il nostro Servizio Sanitario, si stanno
sgretolando", hanno aggiunto proponendo "al presidente Meloni di
istituire con urgenza un Board di salute pubblica, per salvare
dalla rovina sicura il servizio sanitario nazionale".
Le risorse restano il tema fondamentale. "È di circa 52
miliardi di euro il gap complessivo di risorse destinate alla
sanità rispetto alla media dei Paesi Ocse membri dell'Unione
Europea", hanno spiegato. Un gap frutto di un definanziamento
che "parte da lontano - almeno da 10-15 anni - e vi hanno
contribuito tutti i Governi che si sono succeduti in questo arco
temporale", hanno aggiunto. "Il Governo Meloni ha ereditato
questo fardello ma, in due anni di vigenza, non ha intrapreso
nessun provvedimento serio per cominciare a risolvere questi
gravi problemi. I pochissimi provvedimenti promossi sono a
finanziamento zero e su singoli specifici problemi, senza
affrontarne alla radice le cause. Ad esempio le liste d'attesa,
a diversi mesi dall'emanazione della Legge 'salta code',
continuano inesorabilmente a peggiorare, mentre assistiamo a un
rimbalzo imbarazzante di responsabilità su questo tema tra
Governo e Regioni", ha concluso il Forum.
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