Torna il 9 luglio la Giornata Nazionale della Parodontite promossa dalla Società italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), e arriva il numero verde 800144979, attivo tutto l'anno, per fornire gratuitamente informazioni ai cittadini sui disturbi gengivali, attraverso l'Help-Desk prevenzione@sidp.it.
"La parodontite è la sesta malattia cronica più diffusa al mondo. Sono 743 milioni le persone che ne soffrono in forma grave con dei denti, e conseguenti difficoltà masticatorie, nutrizionali ed estetiche", ha affermato Francesco Cairo, presidente SIdP nel corso della presentazione, a Roma al Senato, della Giornata e del decalogo per proteggere la salute orale dei cittadini. Tra le indicazioni principali la necessità di controlli ai primi sintomi: gengive che sanguinano o si ritirano, denti che si muovono o sembra si spostino.
"In Italia una persona su 2 soffre di parodontite, e negli over 65 il 25% ha problemi di perdita dei denti, percentuale che sale al 50% sopra i 75 anni. Ma, soprattutto, solo il 9% degli italiani riceve una diagnosi, e appena l'1,4% dichiara di di aver ricevuto terapia parodontale", riferisce Cairo.
Molte fasce della popolazione, spiega ancora il presidente della SIdP, pensano che la parodontite sia legata all'invecchiamento e quindi inevitabile, "invece - spiega Cairo - molti si ammalano prima dei 20 anni, e la prevenzione potrebbe avere un grande impatto clinico". Chi fuma, inoltre, sottolinea Cairo, ha un rischio 3 volte maggiore di sviluppare disturbi gengivali rispetto ai non fumatori. La parodontite è una malattia sistemica, che comporta un'infiammazione che circola nel sangue aumentando il rischio di diabete e malattie cardiovascolari e metabolici. Per questo è fondamentale diffondere nella popolazione la consapevolezza dell'importanza della prevenzione, diagnosi e terapia precoce della malattia".
Disturbi gengivali, cruciale la formazione dei professionisti
"La parodontite è una patologia molto sottovalutata, ma se non affrontata correttamente con interventi di screening e prevenzione adeguati genera ulteriori disagi e costi per chi la vive e la subisce", ha dichiarato l'On.
Francesco Zaffini, Presidente della X Commissione Salute del Senato durante la presentazione della Giornata Nazionale della Parodontite promossa dalla Società italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP). "Il processo di riforma della sanità integrativa che stiamo portando avanti potrebbe includere anche la prevenzione dentale garantita dalla disponibilità di una quota di risorse in modo assolutamente gratuito", ha aggiunto.
In quest'ottica, ha proseguito il professor Umberto Romeo (Sapienza Università di Roma), fondamentale è "la formazione attraverso una collaborazione tra università e società scientifiche". Obiettivo cruciale è preparare i nostri giovani a una competenza non solo teorica ma anche pratica". Leonardo Trombelli, Presidente Eletto SIdP, ha ricordato come tra le possibili risposte a questa esigenza rientrino "la Laurea abilitante in Odontoiatria appena attivata, l'incentivo a percorsi formativi universitari post laurea, l'attivazione della specializzazione in Odontoiatria Clinica Generale e l'ottimizzazione e strutturazione della formazione professionale continua".
"In questo sforzo educativo", ha evidenziato Raffaele Iandolo, Presidente Nazionale della Commissione albo odontoiatri nazionali (Cao), "si inserisce anche il progetto, rivolto a operatori sanitari e popolazione svolto con la SidP in collaborazione con la Commissione, per la diffusione a tutti gli odontoiatri italiani delle linee guida nazionali per le terapie della parodontite, con l'obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure". Un progetto, secondo il past president SIdP Nicola Sforza, "di grande successo: oltre 2500 i professionisti formati fino ad oggi, con l'obiettivo di superare le 3mila adesioni. Con l'applicazione delle linee guida sarà possibile fare un passo in avanti concreto per contrastare la diffusione della parodontite".
"Oggi", ha concluso Carlo Ghirlanda, presidente dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi), "solo il 30% degli odontoiatri è consapevole delle attività da predisporre per gestire la patologia parodontale. A volte, in un modello libero-professionale, va considerato anche l'aspetto economico, e questo tipo di intervento non è remunerativo.
L'ipotesi di riforma della sanità integrativa sarebbe rivolta a 15 milioni di italiani. Ne restano fuori 40. Noi", ha aggiunto, "abbiamo creato un fondo integrativo per farvi fronte, e mettere la prevenzione al centro di un sistema in cui dentista e paziente vengono a contatto in maniera libera".
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